Il calcio a Rimini si prepara all’ennesima ripartenza, confermando la sua natura ciclica capace di risorgere dalle proprie ceneri. In una fase di transizione che segue le recenti vicissitudini societarie, l’attenzione della città si sposta ora sulle scadenze imminenti che disegneranno il futuro delle infrastrutture sportive e, di conseguenza, l’appetibilità del club per i potenziali investitori.
La data cruciale è fissata per il 15 dicembre. Entro questo termine, la società Aurora Immobiliare è chiamata a presentare il progetto definitivo per il nuovo stadio. Qualora questa scadenza non venisse rispettata, l’amministrazione comunale è pronta ad attivare un piano alternativo che prevede la ristrutturazione diretta dello storico “Romeo Neri”, agevolata dalla prevista delocalizzazione della pista di atletica in un altro sito. A questo scenario si aggiunge il completamento del centro sportivo della Gaiofana, atteso entro i prossimi sei mesi, che potrebbe costituire un asset fondamentale per chi prenderà le redini della squadra.
L’attuale vuoto di potere ha riacceso l’interesse attorno al club. Ripartire dalle categorie inferiori rappresenta spesso un’opportunità imprenditoriale allettante, garantendo costi di gestione inizialmente contenuti a fronte di una visibilità istituzionale di primo piano. Tuttavia, la storia recente insegna cautela: l’assessore allo Sport Michele Lari ha delineato l’identikit della futura proprietà, richiedendo un progetto serio che abbia come pilastri la sostenibilità economica e la valorizzazione del settore giovanile.
La memoria corre agli errori del passato, in particolare al 2010, quando la fine dell’era Bellavista portò alla nascita di due distinte realtà calcistiche, disperdendo risorse ed entusiasmo. Un precedente che la piazza vorrebbe evitare, auspicando un percorso simile a quello del 2016, quando la rinascita fu affidata a un unico progetto solido. L’attesa è ora tutta per un investitore che sappia coniugare la passione sportiva con la trasparenza gestionale, allontanando lo spettro di speculazioni edilizie per concentrarsi sul campo e sul legame con la tifoseria.












