Cronaca. San Marino, incubo polpette avvelenate a Dogana: scatta l’allarme social in Strada Caiese, residenti infuriati e paura per gli amici a quattro zampe

L’incubo del “killer dei cani” torna a proiettare la sua ombra sinistra sui marciapiedi della Repubblica. Nelle ultime ore, un tam-tam mediatico partito dai social network ha fatto scattare la massima allerta tra i proprietari di animali nella zona di Dogana. La segnalazione, corredata da fotografie inequivocabili, arriva dal popolare gruppo Facebook “San Marino Animali Vaganti e non…”, divenuto ormai una vera e propria sentinella digitale per la sicurezza degli amici a quattro zampe sul Titano.

A lanciare il sasso nello stagno e’ stato un post che mostrava immagini di quelli che appaiono come bocconi di carne sospetti abbandonati a terra. Il ritrovamento e’ avvenuto in un punto nevralgico e molto frequentato: Strada Caiese, nelle immediate vicinanze del supermercato Coal. “Fare attenzione”, scrive l’autrice della segnalazione, invitando chiunque passi in zona con il proprio cane a tenere il guinzaglio corto e gli occhi ben aperti.

Sebbene manchino ancora le analisi ufficiali per confermare la presenza di sostanze tossiche o veleni letali, la reazione della comunita’ online e’ stata immediata e veemente, segno di una ferita mai rimarginata. “Polpette avvelenate”, sentenziano senza mezzi termini diversi utenti rispondendo a chi chiedeva chiarimenti sulla natura di quei resti. Immediato e corale e’ scattato il consiglio perentorio: “Chiama la Gendarmeria”. Un invito ripetuto da piu’ parti, nella consapevolezza che solo l’intervento delle forze dell’ordine puo’ portare alla bonifica dell’area e all’eventuale identificazione dei responsabili.

La rabbia e’ palpabile. I commenti sotto al post raccontano la frustrazione di chi vive nel terrore costante di una passeggiata fatale. Un coro di “Ancora?” e “Di nuovo?” si e’ levato tra i residenti, testimoniando come il fenomeno delle esche avvelenate non sia purtroppo una novita’ per San Marino. Gia’ in passato, episodi simili avevano scosso l’opinione pubblica, con campagne d’odio contro gli animali sfociate nel disseminare parchi e strade di bocconi farciti di pesticidi o chiodi.

Al momento vige la presunzione di innocenza e si attende che le autorita’ competenti, se allertate, effettuino i rilievi del caso. Tuttavia, il sospetto e’ altissimo e la paura concreta. In attesa di riscontri ufficiali, l’appello che corre di bacheca in bacheca e’ uno solo: prestare la massima attenzione in zona Dogana e segnalare qualsiasi movimento o oggetto sospetto alle forze dell’ordine, prima che l’ennesima passeggiata si trasformi in tragedia.