San Marino. ISS. Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità: “Diritto alla piena cittadinanza” 

Dal cambio di paradigma ai progetti concreti: la Repubblica di San Marino ribadisce l’impegno per una società realmente inclusiva 

La Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, istituita dalle Nazioni Unite dal 1981,  rappresenta un momento fondamentale di riflessione e rilancio dell’impegno verso una società  che riconosca nella disabilità non una limitazione, ma una dimensione della diversità umana che  arricchisce l’intera comunità. 

Il tema scelto quest’anno è “Promuovere Società Inclusive per la Disabilità per Favorire il Progresso  Sociale”, e trova piena corrispondenza nell’approccio che la Repubblica di San Marino ha scelto di  adottare: passare da una logica assistenzialista a una visione fondata sui diritti umani universali. 

E oggi, in occasione di tale ricorrenza, si è svolta l’udienza pubblica concessa dagli Eccellentissimi  Capitani Reggenti Matteo Rossi e Lorenzo Bugli, quale segno concreto di vicinanza istituzionale  alle persone con disabilità e di sostegno al percorso di inclusione che la Repubblica sta portando  avanti con determinazione, a testimonianza di quanto il tema dell’inclusione rappresenti una  priorità assoluta nel panorama delle politiche pubbliche sammarinesi. 

Nel corso del 2025 si è operato per il consolidamento e l’ampliamento dei servizi della UOC Disabilità dell’ISS, con l’implementazione di un’area integrata che accorpa la presa in carico dei  minori con quella degli adulti, garantendo continuità assistenziale senza fratture dovute al termine  della frequenza scolastica. Sono state introdotte nuove figure professionali specializzate e attivati  nuovi servizi: dal centro diurno “Baobàb” per minori (con aperture pomeridiane dal lunedì al  giovedì) al supporto psicologico per i familiari, erogato in forma individuale oppure per gruppi di  auto mutuo aiuto. L’ISS è inoltre impegnato nella realizzazione di un pool educativo specializzato  per offrire un numero maggiore di laboratori attivi ogni giorno, aumentando gli interventi di  specializzazione ed è in corso una sperimentazione per l’apertura di laboratori specifici dedicati a  persone con particolari forme di disabilità. 

Tra i progetti innovativi spicca infine, “The Power of Love“, che ha fornito alle persone con disabilità  strumenti per vivere pienamente la propria vita affettiva e relazionale, trasformando la formazione  in un momento collettivo dove la voce delle persone con disabilità è stata riconosciuta come  centrale nel processo decisionale. 

L’impegno delle istituzioni è anche rivolto al superamento definitivo delle barriere che ancora  ostacolano l’inclusione reale. Nel prossimo anno sarà presentato un progetto di legge dedicato  all’inclusione lavorativa nei settori pubblico e privato, fondato sul modello biopsicosociale e  orientato a garantire occupazione dignitosa, reale e sostenibile. Contestualmente, sarà affrontato  il riconoscimento economico e contrattuale dei caregiver e degli assistenti personali, elemento  essenziale per l’autonomia e la vita indipendente delle persone con disabilità. Come ribadito anche  dalla CSD ONU, si vuole inoltre consolidare gli strumenti di prevenzione della violenza, con  particolare attenzione alle donne con disabilità, e accelerare la rimozione delle barriere  architettoniche, culturali e sociali che limitano la partecipazione democratica.

L’agenda 2026 prevede impegni concreti e misurabili: la presentazione di un nuovo workshop  all’Assemblea degli Stati Parte della Convenzione ONU a New York, il Piano d’Azione Triennale sulla  Disabilità, la formazione nazionale sul modello ICF e il progetto “IL RE” presso il Colore del Grano,  che offrirà un appartamento di 150 mq per 4/6 persone con disabilità per esperienze di autonomia  abitativa con supporto specializzato di educatori, OSS e operatori. 

Le sfide future sono significative e richiedono un approccio sistematico e coordinato. L’inclusione  lavorativa deve essere realizzata sia nel settore pubblico che privato, superando barriere culturali  e organizzative attraverso un lavoro dignitoso, reale e sostenibile fondato sul modello  biopsicosociale. Il diritto al lavoro non può conoscere eccezioni né limitazioni discriminatorie, e  per questo è in fase di predisposizione un progetto di legge per promuovere l’inclusione lavorativa  che garantisca pari opportunità nel mercato del lavoro. 

“La Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità ci ricorda che l’inclusione non è un  obiettivo da raggiungere, ma un processo quotidiano che richiede impegno costante da parte di  tutta la comunità – afferma il Segretario di Stato per la Sanità Mariella Mularoni-. La nostra  Repubblica, con la Legge Quadro sui diritti delle persone con disabilità, ha compiuto un importante  passo per colmare il divario tra le norme esistenti e la vita reale, ponendo al centro i diritti umani  e il pieno rispetto della dignità di ogni individuo. La disabilità non deve mai tradursi in esclusione,  ma diventare ricchezza e occasione di crescita collettiva, di miglioramento continuo della nostra  comunità”. 

“L’Istituto per la Sicurezza Sociale considera l’inclusione delle persone con disabilità una priorità  strategica che deve attraversare tutti i nostri servizi e dipartimenti – dichiara il Direttore Generale  dell’ISS Claudio Vagnini –. Il nostro approccio si fonda sul modello biopsicosociale, che riconosce  la disabilità come il risultato dell’interazione tra condizioni di salute e fattori ambientali. Sono in  corso progetti innovativi e altri ancora vedranno la luce nei prossimi mesi, per offrire supporto  qualificato agli assistiti e che vedono anche la collaborazione con università, associazioni e tutti  gli attori del territorio. L’obiettivo è consolidare una rete di servizi che sappia sempre di più  rispondere ai bisogni emergenti, dalla prevenzione della violenza al supporto ai caregiver, dal  riconoscimento professionale degli assistenti personali allo sviluppo di nuove forme di co-housing,  per costruire un sistema che sappia valorizzare le potenzialità di ogni persona, garantendo al  contempo la massima qualità delle cure e del sostegno”. 

Ufficio Stampa, 03 dicembre 2025 – 1725 d.F.R.