Cronaca. Gaza, raid israeliani su Khan Yunis: almeno sei morti, tra cui due bambini. Tel Aviv: “Risposta agli attacchi di Hamas”

Nuova escalation nella Striscia di Gaza. Secondo i media palestinesi, almeno sei persone, tra cui due bambini, sono state uccise nei raid israeliani che hanno colpito Khan Yunis nelle ultime ore. Oltre ai bombardamenti, nella parte orientale della città sono entrati in azione mezzi corazzati e unità del Genio dell’Idf, che hanno aperto il fuoco durante l’avanzata.

L’esercito israeliano conferma l’operazione e parla di un attacco condotto in risposta alle azioni di Hamas. Tel Aviv riferisce di aver eliminato un comandante dell’organizzazione nel sud della Striscia, sottolineando che l’intervento militare segue i recenti scontri avvenuti a Rafah, dove quattro soldati israeliani sono rimasti feriti.

Sul fronte ostaggi, nelle mani dell’Idf è arrivata una bara contenente resti umani, consegnata dalla Croce Rossa che ha agito da intermediaria tra Hamas, la Jihad Islamica e le forze israeliane. Secondo il Times of Israel, potrebbe trattarsi del corpo di uno degli ultimi due ostaggi ancora presenti nella Striscia. Hamas sostiene di aver trovato i resti durante lo sgombero delle macerie nel nord dell’enclave.

Israele, però, precisa che i “reperti” consegnati nei giorni scorsi non appartengono agli ostaggi ancora dispersi, l’israeliano Ran Gvili e un cittadino thailandese. Le famiglie sono state informate e restano in attesa di nuovi sviluppi.

Il premier Benyamin Netanyahu ribadisce la linea dell’esercito: «Hamas continua a violare il cessate il fuoco e a colpire i nostri soldati. Israele non tollererà questi attacchi e risponderà di conseguenza».

Il quadro resta in equilibrio precario: tregua formale ancora sul tavolo, ma operazioni militari in corso, vittime civili e un dossier ostaggi che continua a complicarsi.