Un novembre da record tra i vicoli della Valconca. Si e’ chiuso con un bilancio decisamente positivo il sipario sull’edizione 2025 di “Fossa, Tartufo e Venere”. Le due domeniche del 23 e 30 novembre hanno trasformato Mondaino in una capitale del gusto e della musica, richiamando un vasto pubblico attratto dal connubio tra il pregiato tartufo bianco e la profonda tradizione artigiana locale.
L’evento, come sottolineato dagli organizzatori in un comunicato di chiusura, ha confermato la sua capacita’ di andare oltre la semplice sagra d’autunno. Sin dalle prime ore del mattino, le vie del centro storico sono state invase dai profumi della mostra-mercato e dell’artigianato, ma e’ stato il recupero dell’identita’ storica a segnare questa edizione. Il momento clou e’ stato senza dubbio l’inaugurazione dei rinnovati spazi della “Fabbrica delle Fisarmoniche Galanti”. Il nuovo allestimento museale e l’auditorium, ripensati con postazioni interattive e moderne, hanno registrato il tutto esaurito, offrendo ai visitatori un viaggio emozionale nella storia musicale del territorio, accompagnato da concerti dedicati alle sonorita’ che hanno reso celebre il marchio Galanti nel mondo.
Non solo gastronomia, dunque. Se il palato e’ stato deliziato dai prodotti del sottobosco, l’intrattenimento ha giocato un ruolo chiave nel mantenere vivo il ritmo della festa. Dalle note itineranti del Trio Cluster e dei Black Coffee Groove, fino alle esibizioni di danza della scuola Circle 05 e ai canti popolari de “Le Stornelle” e della Compagnia di Viva el Ball!, il borgo ha vibrato di energia per due interi weekend. Particolarmente apprezzata, nella giornata conclusiva, la partecipazione del Coro San Carlo di Pesaro all’interno della recuperata cornice della Fabbrica.
A completare l’offerta culturale, i Musei Mondainesi hanno tenuto le porte aperte per l’intera durata della manifestazione, registrando un flusso continuo di ingressi. Grande curiosita’, infine, per una delle novita’ piu’ attese di quest’anno: la visita guidata alla terrazza panoramica della Rocca Malatestiana, che ha permesso a turisti e residenti di ammirare il paesaggio da una prospettiva inedita, suggellando il successo di una kermesse che ha saputo unire l’eccellenza agroalimentare alla valorizzazione del patrimonio monumentale.















