Giunti al giorno 1.380 del conflitto, la tensione internazionale si riaccende attorno alle dichiarazioni del Cremlino e ai movimenti diplomatici tra Europa e Stati Uniti. Mentre Vladimir Putin traccia una linea netta sul futuro dei territori occupati, ponendo Kiev di fronte a un aut aut, salta a sorpresa l’incontro previsto in Belgio tra la presidenza ucraina e gli emissari americani. Sul fronte interno, il governo italiano conferma il proprio impegno nel sostegno militare alla resistenza ucraina.
La posizione di Mosca: o ritiro o forza militare
Il presidente russo Vladimir Putin è tornato a parlare con toni perentori riguardo agli obiettivi di Mosca nell’est dell’Ucraina. Il leader del Cremlino ha affermato che l’acquisizione del controllo sul Donbass e sui territori della cosiddetta “Novorossiya” è un processo irreversibile, che avverrà attraverso i negoziati o mediante l’uso delle armi. Putin ha sintetizzato la situazione ponendo un’alternativa secca: o le truppe ucraine abbandoneranno volontariamente quelle aree, oppure la Russia procederà a occuparle con la forza militare.
Rinviato il faccia a faccia Zelensky-USA
Sul piano diplomatico si registra un improvviso cambio di programma. L’atteso vertice a Bruxelles tra Volodymyr Zelensky e gli inviati statunitensi Steve Witkoff e Jared Kushner non ha avuto luogo. Il presidente ucraino ha spiegato che l’incontro è saltato a causa del rientro immediato dei delegati a Washington, precisando che si sta già lavorando per riprogrammare il colloquio direttamente nella capitale americana. Dal Cremlino filtrano indiscrezioni secondo cui il ritorno anticipato di Witkoff e Kushner negli Stati Uniti sarebbe stato promesso proprio dopo i colloqui avuti con Putin, sebbene le motivazioni ufficiali dell’annullamento non siano state divulgate.
L’addio al gas russo e il decreto italiano
In ambito europeo, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha salutato come una giornata storica l’intesa raggiunta tra Consiglio Ue ed Europarlamento per la graduale eliminazione delle importazioni di gas naturale dalla Russia.
Intanto, l’Italia ribadisce la sua linea politica. La premier Giorgia Meloni ha annunciato che entro la fine dell’anno corrente verrà varato un decreto per prorogare gli aiuti militari a Kiev. La presidente del Consiglio ha sottolineato che, pur lavorando costantemente per una soluzione di pace, l’Italia continuerà a fare la sua parte per sostenere la difesa ucraina finché perdurerà lo stato di guerra.













