A Riccione, un uomo di 60 anni, titolare di una ditta edile, si trova ora sotto processo per minacce e comportamenti intimidatori, a seguito di un episodio avvenuto il 22 gennaio 2023. L’incidente ha coinvolto un albero caduto all’interno di un cantiere di sua proprietà durante un’intensa ondata di maltempo, che ha causato danni a un’auto parcheggiata nella proprietà di un uomo di 52 anni. La vicenda si è trasformata in una disputa legale dopo che il proprietario dell’automobile ha deciso di denunciare le minacce e le tensioni nate tra le parti.
L’episodio si è verificato in via Orazio, nel cantiere gestito dal 60enne, che lavorava per conto di una ditta affidatagli. Quando l’albero si è abbattuto sulla vettura del 52enne, quest’ultimo si è rivolto alla ditta incaricata di eseguire i lavori, che a sua volta era sotto la gestione dell’imprenditore imputato. La prima richiesta di risarcimento all’epoca si attestava a circa 300 euro, mentre il titolare della ditta si era offerto di pagare solo 80 euro, ritenendo la somma più contenuta rispetto alle richieste del proprietario dell’auto.
La situazione si è ulteriormente complicata durante un successivo contatto telefonico, quando il 60enne avrebbe rivolto insulti e minacce al proprietario dell’auto. Secondo quanto denunciato, l’imprenditore lo avrebbe definito un truffatore e lo avrebbe accusato di svalutare l’auto, definendola un “catorcio”, sostenendo che il danno economico fosse superiore a quanto offerto. La voce si è alzata fino a un’intimidazione più grave, con il imprenditore che avrebbe minacciato di “tagliargli la testa”.
Il 52enne ha poi inviato un’e-mail di lamentela alla ditta, annunciando l’intenzione di rivolgersi ai Carabinieri per denunciare le minacce ricevute. La risposta del 60enne non si è fatta attendere: quest’ultimo ha richiesto un risarcimento di decine di migliaia di euro, contestando i toni usati e manifestando un forte disappunto per le accuse. Nonostante il proprietario dell’auto avesse già ricevuto un bonifico di 300 euro, la vicenda si è conclusa con la denuncia contro il titolare della ditta.
Ora, il 60enne si trova sul banco degli imputati al Tribunale di Rimini, assistito dall’avvocato Massimo Cerbari. La causa si concentra sulla gestione delle minacce e delle tensioni che sono emerse dopo l’incidente.













