Appennino forlivese, terremoti a raffica nella notte: registrata una magnitudo massima di 2.5

Il risveglio dell’Appennino tosco-romagnolo è stato segnato, nelle prime ore di oggi, da una sequenza di scosse che ha interessato la provincia di Forlì-Cesena. Durante la notte appena trascorsa, gli strumenti di rilevazione hanno tracciato una serie di movimenti tellurici concentrati prevalentemente nei territori comunali di Verghereto e Bagno di Romagna. Fortunatamente, non si segnalano danni a edifici o conseguenze fisiche per gli abitanti.

L’evento di maggiore intensità è stato registrato alle 03:36 di questo venerdì mattina. I sismografi hanno calcolato una magnitudo di 2.5, localizzando l’epicentro a tre chilometri a ovest del centro abitato di Verghereto. Questo picco è stato preceduto da un’altra scossa rilevante, avvenuta alle 02:13 a sud di Bagno di Romagna, che ha raggiunto una magnitudo di 2.3. L’intero fenomeno si configura come uno sciame sismico, caratterizzato da diverse repliche di minore entità, con valori compresi tra 0.9 e 2.4, distribuite nell’arco temporale a cavallo tra la tarda serata di ieri e l’alba odierna.

Nonostante la ripetitività delle scosse abbia generato un certo allarme tra la popolazione, che ha condiviso le proprie testimonianze e preoccupazioni sulle piattaforme social dopo aver avvertito distintamente i movimenti, le autorità preposte al controllo del territorio hanno descritto la situazione come rientrante nella norma. La Protezione Civile non ha ritenuto necessario emettere bollettini di allerta, confermando l’assenza di criticità strutturali. L’attenzione resta comunque alta, con un monitoraggio costante dell’area appenninica per valutare eventuali ulteriori assestamenti nel corso della giornata.