Una svolta significativa attende gli automobilisti italiani a partire dal prossimo anno: pagare il pedaggio per rimanere imbottigliati nel traffico a causa di lavori in corso o incidenti diventerà un disservizio rimborsabile. L’Autorità di Regolazione dei Trasporti ha infatti approvato una nuova delibera che introduce meccanismi di compensazione economica per gli utenti che subiscono disagi sulla rete autostradale, legati non solo alla presenza di cantieri, ma anche a blocchi della circolazione dovuti a eventi meteo o sinistri.
Il nuovo sistema entrerà a regime in due fasi distinte nel corso del 2026. La data da segnare sul calendario è il primo giugno per quanto riguarda i disagi subiti su tratte gestite da un unico concessionario, mentre dal primo dicembre la tutela sarà estesa anche ai percorsi che attraversano competenze di gestori differenti. L’obiettivo è garantire che il costo sostenuto al casello sia proporzionato all’effettiva qualità del servizio ricevuto, introducendo modalità di calcolo più eque.
Per ottenere quanto spettante, gli utenti non dovranno necessariamente compilare moduli complessi: i rimborsi potranno scattare in automatico o essere richiesti attraverso un’applicazione unica, progettata per aggregare i dati di tutti i gestori autostradali. Le regole per l’accesso all’indennizzo sono state definite in base alla lunghezza del tragitto. Per percorrenze fino a 30 chilometri, il rimborso è previsto indipendentemente dalla durata del ritardo accumulato; per tragitti tra i 30 e i 50 chilometri, sarà necessario aver subito un ritardo superiore ai 10 minuti, soglia che sale a 15 minuti per i viaggi oltre i 50 chilometri.
L’entità del rimborso varierà in percentuale, partendo da un minimo del 50% fino alla copertura totale del pedaggio, calcolata in base alla durata del blocco. Sono previste tutele specifiche anche per pendolari e abbonati, che potranno recedere dal contratto in caso di ridotta fruibilità del servizio. Restano esclusi dal provvedimento solo i cantieri di emergenza e i rimborsi di importo irrisorio, inferiore ai 10 centesimi.
L’associazione Federconsumatori di Rimini ha accolto la novità sottolineando come, sebbene la misura arrivi con ritardo rispetto alle necessità dell’utenza, rappresenti finalmente un passo avanti verso la trasparenza. L’associazione ha evidenziato come non sia più tollerabile che i cittadini paghino per subire disservizi e ha assicurato che monitorerà l’applicazione della norma, invitando gli automobilisti a segnalare eventuali ostacoli nelle procedure o mancati riconoscimenti degli indennizzi automatici. I concessionari, da parte loro, saranno tenuti a fornire informazioni puntuali sulla programmazione dei lavori e sullo stato della viabilità.












