L’attività di contrasto all’immigrazione clandestina e alla criminalità diffusa ha portato, nella giornata di ieri, all’esecuzione di tre provvedimenti di allontanamento dal territorio nazionale. L’Ufficio Immigrazione della Questura di Rimini ha proceduto all’accompagnamento coattivo alla frontiera di tre uomini di nazionalità albanese, risultati irregolari in Italia e coinvolti in attività di spaccio di sostanze stupefacenti nella provincia romagnola.
Il provvedimento rappresenta l’atto finale di una vicenda giudiziaria iniziata lo scorso 16 settembre. In quell’occasione, gli investigatori della Squadra Mobile avevano arrestato i tre soggetti in flagranza di reato, trovandoli in possesso di un quantitativo di droga superiore ai cento grammi, già suddiviso in dosi pronte per lo smercio, oltre a settecento euro in contanti ritenuti provento dell’attività illecita.
Dopo un periodo trascorso presso la Casa Circondariale di Rimini, i tre erano stati scarcerati e sottoposti all’obbligo di firma. Tuttavia, verificata la loro posizione irregolare sul suolo italiano, gli uffici di Piazzale Bornaccini hanno avviato le pratiche per il rimpatrio. L’iter amministrativo si è concluso con i decreti di espulsione emessi dal Prefetto e i conseguenti ordini di accompagnamento firmati dal Questore.
L’operazione di rimpatrio si è concretizzata ieri attraverso gli scali aeroportuali di Rimini e Ancona; in quest’ultimo caso, il trasferimento è avvenuto con l’ausilio di una scorta internazionale. Per i tre cittadini stranieri è scattato inoltre il divieto di reingresso in Italia: non potranno tornare nel Paese per i prossimi tre anni.











