La caccia all’uomo che ha tenuto col fiato sospeso la comunità dell’anconetano per oltre ventiquattro ore si è conclusa nella serata di ieri. Nazif Muslija, il cinquantenne di origini macedoni ricercato per l’omicidio della moglie Sadjide, è stato localizzato e fermato dalle forze dell’ordine nel territorio di Matelica. La fuga dell’uomo, iniziata subito dopo il ritrovamento del corpo della donna nella loro abitazione di Pianello Vallesina, frazione di Monte Roberto, è terminata poco dopo le ore 18:00 di giovedì.
Al momento del ritrovamento, il sospettato versava in gravi condizioni fisiche. I sanitari del 118, giunti tempestivamente sul posto, hanno provveduto a stabilizzarlo prima del trasferimento d’urgenza in ospedale. Nelle immediate vicinanze del luogo in cui l’uomo si era rifugiato, gli inquirenti hanno rinvenuto anche la sua automobile, una Smart di colore bianco, mezzo utilizzato per allontanarsi dalla scena del crimine.
Parallelamente alle ricerche del fuggitivo, l’attività investigativa si è concentrata sulla ricostruzione della dinamica del delitto. Durante i sopralluoghi effettuati ieri mattina dal Ris nell’abitazione dei coniugi, è emerso un dettaglio che potrebbe rivelarsi decisivo: all’esterno della casa è stato reperito un tubo di ferro. L’oggetto è ora al vaglio degli specialisti, che ipotizzano possa trattarsi dell’arma impropria utilizzata per colpire a morte la donna.
Il quadro probatorio si sta arricchendo anche grazie all’acquisizione dei filmati registrati dalle telecamere di sicurezza presenti nella proprietà e all’analisi di alcuni reperti inviati in laboratorio. Mentre il cinquantenne resta piantonato e sotto osservazione medica, si attende ora la data per l’esame autoptico sul corpo della vittima, passaggio fondamentale per chiarire definitivamente le cause del decesso e chiudere il cerchio attorno a questa tragedia familiare.











