Rimini, l’Aida di Verdi torna al Teatro Galli dopo 100 anni esatti

Rimini inaugura il 2026 all’insegna della grande lirica con un evento dal profondo significato storico. Il Teatro Amintore Galli ospiterà infatti il melodramma in quattro atti Aida di Giuseppe Verdi, in una nuova produzione che ne segna il ritorno esatto dopo un secolo dall’ultima rappresentazione documentata in città.

Date e Produzione del Colossal Verdiano

L’appuntamento inaugurale è fissato per giovedì 1 gennaio 2026 alle ore 17:30. Il capolavoro verdiano, su libretto di Antonio Ghislanzoni, sarà replicato sabato 3 gennaio alle 20:30 e domenica 4 gennaio alle 17:30. L’opera sarà sottotitolata per favorire la comprensione del pubblico.

La nuova produzione è curata dal Coro Lirico Città di Rimini Amintore Galli APS, con il sostegno e il patrocinio del Comune di Rimini. La direzione d’orchestra è stata affidata al Maestro Jacopo Rivani, mentre la regia è di Paolo Panizza.

Il traguardo del centenario e il valore culturale

L’eccezionalità dell’evento è data da una recente ricerca archivistica: un antico libretto comunale ha attestato che l’ultima messa in scena di Aida al Teatro Galli avvenne esattamente nella stagione 1925-1926. Da quel momento, l’opera non fu più rappresentata prima che il teatro venisse bombardato e distrutto. Il 2026 celebra dunque un secolo esatto di attesa per uno dei titoli più amati del repertorio operistico.

Il Sindaco Jamil Sadegholvaad ha rimarcato che riportare Aida sul palcoscenico del Galli dopo cento anni significa ritrovare un tassello cruciale della storia locale e della memoria del teatro stesso, ricordando che la struttura fu inaugurata e successivamente riaperta nel 2018 sempre con un’opera di Verdi, l’Aroldo.

Il Presidente del Coro Galli, Giuseppe Lotti, ha evidenziato l’universalità dell’opera, la cui celebre Marcia Trionfale è nota anche ai non esperti, sottolineandone la potenza musicale e drammatica che, grazie ai grandi ensemble corali e alla suggestiva ambientazione egizia, crea un’esperienza di grande pathos.

Visione registica e cast d’eccezione

Claudia Corbelli, direttore di produzione, ha definito Aida un vero colossal, un’opera monumentale pensata per celebrare grandi eventi (come l’apertura del Canale di Suez), che continua ad avvincere il pubblico con la sua forza emotiva e scenica. Il regista Paolo Panizza ha spiegato che il suo allestimento punta a ricercare l’umanità della vicenda e onorare l’eleganza della musica. Pur rimanendo fedele al libretto, l’opera si svolge in un “Egitto astratto”, lontano dall’effetto “cartolina”, per descrivere le anime dei personaggi più che le sabbie del deserto.

La produzione si avvale di un cast di riconosciuto talento. Il ruolo della principessa etiope Aida sarà interpretato dal soprano Renata Campanella, mentre il condottiero Radamès avrà la voce del tenore Vasyl Solodkyy (1 e 4 gennaio) e del tenore Danilo Formaggia (3 gennaio). La principessa Amneris sarà il mezzosoprano Irene Molinari. Le figure sacerdotali e regali vedranno in scena il basso Antonio Di Matteo (Ramfis), il baritono Stavros Mantis (Amonasro) e il basso Mattia Venni (Re d’Egitto).

L’Orchestra La Corelli e il Coro Lirico (preparato dal M° Marcello Mancini) saranno affiancati dalla Compagnia RDL di Carlo Tedeschi per le parti coreografiche, curate da Matteo Mecozzi. La componente visiva sarà arricchita dalle proiezioni del Video Designer Mihai Alin Enache, promettendo un’esperienza scenica ricca e contemporanea.