Rimini, il Ponte di Tiberio si rinnova: assegnati i lavori per restauro e illuminazione scenografica

Un investimento di circa 900mila euro per valorizzare uno dei monumenti simbolo della città. Sono stati aggiudicati ieri i lavori per il restauro conservativo e la riqualificazione illuminotecnica del Ponte di Tiberio, dando attuazione al progetto esecutivo approvato nel giugno scorso. L’intervento, finanziato con risorse comunali, punta a restituire splendore alla struttura bimillenaria attraverso un’operazione divisa in due lotti funzionali.

Il cronoprogramma è già definito: il cantiere aprirà i battenti nel mese di gennaio 2026. La prima fase si concentrerà sull’impianto di illuminazione, una scelta strategica per ridurre al minimo l’impatto sulla viabilità e sulla fruizione del bene. Successivamente, con l’arrivo della primavera e di condizioni meteo più favorevoli, si passerà al restauro vero e proprio e alla pulitura delle superfici lapidee. Questa seconda tranche di lavori renderà necessaria la chiusura del ponte per circa tre settimane, tempo tecnico indispensabile per l’allestimento e lo smontaggio dei ponteggi. L’obiettivo dell’amministrazione è completare l’intera opera entro la fine del 2026.

La filosofia alla base del progetto, concordata con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio, è quella del “minimo intervento”. Grazie a rilievi tridimensionali e fotogrammetrici effettuati anche con l’ausilio di droni, si agirà nel rispetto della patina storica e dello stato di conservazione della struttura, che appare comunque buono.

Per quanto riguarda l’esecuzione, il lotto relativo alla pulitura e al restauro è stato affidato alla ditta LARES – Lavori di Restauro S.r.l. di Venezia. Si tratta di una realtà con oltre mezzo secolo di storia e un portfolio che include interventi su monumenti di rilievo mondiale come il Ponte di Rialto, la Basilica di San Marco, Palazzo Ducale a Venezia e l’Arena di Verona.

Il secondo lotto, dedicato alla nuova luce del ponte, vedrà all’opera il Consorzio CEIR Soc. Cons. Coop. di Ravenna, tramite l’impresa esecutrice DZ Engineering S.r.l. di Forlì. Anche in questo caso si tratta di specialisti del settore che hanno già curato l’illuminazione di siti UNESCO come i monumenti paleocristiani di Ravenna e Castel del Monte. Il progetto illuminotecnico prevede l’uso di tecnologie LED avanzate capaci di replicare l’effetto della luce solare, mantenendo la stessa temperatura di colore e l’inclinazione delle ombre naturali. L’intensità della luce non sarà statica ma varierà durante le ore notturne, creando scenari dinamici. Il piano di riqualificazione luminosa non si limiterà alle arcate romane ma coinvolgerà anche la passerella pedonale su via Bastioni Settentrionali e l’area della Piazza sull’Acqua.