Rimini, economia: polizze catastrofali, Confesercenti attacca. Vagnini: “Paradossale salvare il bar e non il negozio a fianco”

Un provvedimento a due velocità che rischia di creare figli e figliastri all’interno dello stesso tessuto urbano. È critica la posizione di Confesercenti Rimini riguardo all’ultima bozza del decreto “Milleproroghe”, che ha fatto slittare a marzo l’obbligo di stipulare la polizza assicurativa contro le calamità naturali, limitando però la concessione alle sole imprese turistico-ricettive e della somministrazione. Per il commercio al dettaglio, invece, la scadenza resta fissata al 31 dicembre, tra meno di tre settimane.

In un intervento diffuso oggi, il presidente provinciale dell’associazione, Fabrizio Vagnini, non nasconde la perplessità della categoria di fronte a una norma definita discriminatoria. “Accogliamo con favore la proroga a marzo dell’obbligo di polizza assicurativa contro le calamità naturali per le piccole imprese turistico-ricettive e della somministrazione”, premette Vagnini, riconoscendo l’utilità della misura per hotel e ristoranti. “Resta però difficilmente comprensibile la scelta di limitare il beneficio a questi soli comparti, escludendo le altre imprese di prossimità”.

Il nodo della questione sta nella logica, apparentemente assente, che distingue attività situate spesso una accanto all’altra e soggette ai medesimi rischi idrogeologici o sismici. Secondo il numero uno di Confesercenti Rimini, si sta venendo a creare una situazione al limite dell’assurdo: “Si crea una distinzione paradossale. Il bar ottiene la proroga, il negozio accanto no, nonostante abbia di fatto la stessa localizzazione e sia dunque esposto agli stessi rischi”.

Da qui l’appello urgente al Governo e al Parlamento affinché si corregga il tiro nelle prossime settimane. “Qual è la ratio per cui le imprese del commercio vengono escluse, pur condividendo le medesime difficoltà operative?”, si domanda Vagnini, sottolineando come la scadenza di fine anno sia ormai troppo ravvicinata per consentire a tutti di mettersi in regola con le coperture assicurative richieste. “L’auspicio è che, in sede di conversione, si possa estendere la proroga anche al commercio e alle altre attività di prossimità”, conclude il presidente, chiedendo parità di trattamento per tutto il comparto economico locale.