Nel Duomo di San Leo le Laude Medievali: quattro appuntamenti dal 13 dicembre fino all’11 gennaio 2026

Si inaugura domani a San Leo (Rn), con il concerto “Voi ch’amate lo Criatore” ad offerta libera, la rassegna musicale “I Colori della Musica”, promossa dall’Accademia Distretto Della Musica Aps (https://www.ddmv.it/), scuola comunale di musica di San Leo, affidata alla direzione artistica di Anacleto Gambarara. 

L’Accademia Distretto della Musica, torna nel Duomo, dopo il successo del 3 maggio di quest’anno, nella “San Francesco Fest”,  della suggestiva e toccante recitazione del Cantico delle Creature di Roberta Arduini di Pesaro a cura di AnimaMundi Art, estratto dallo spettacolo Teatral/Musicale, da lei creato, “Echi Antichi nella Voce di Madre Terra” (Official Trailer https://www.youtube.com/watch?v=E0ddMgbbpNM), che ha coronato i momenti musicali in programma.

Quattro sono gli appuntamenti che vanno dal 13 dicembre fino all’11 gennaio, che celebrano la diversità e la ricchezza dei generi musicali.

Dalla profondità serena delle Laude medievali, ai classici del pianoforte, all’energia ritmata dello swing.

Si inizia sabato 13 dicembre alle ore 21 fra le mura dello storico Duomo di San Leo con le Laude, alle origini della melodia italiana con il concerto “Voi ch’amate lo Criatore”. 

Il nome è tratto dal “Laudario di Cortona” (sec. XIII), con accenti molto intimi e terreni.

Voi ch’amate lo Criatore, non sussurrato ma sofferto, è il lamento “umano” di Maria, madre di Cristo condannato a morte, è la disperazione di questa donna che ha versato le sue lacrime ed esprime il suo dolore.

Il Duomo di San Leo è la chiesa principale della Diocesi di San Marino-Montefeltro.

Alto come su un podio, saldamente ancorato alla roccia che la sostiene, la Cattedrale di San Leo si erge su una protuberanza del masso leontino, in un luogo consacrato sin dall’era preistorica alla divinità. La sua muratura composta di conci regolari d’arenaria di colore ocra all’esterno, grigiastra all’interno, la fa sembrare come se fosse scolpita, intagliata in un unico blocco di pietra.

Testimoni e custodi della fede di innumerevoli generazioni, tra le pareti del duomo, risuoneranno le Laude Medievali, le prime melodie sacre per testi in lingua italiana, nate nei conventi e divenute patrimonio universale. 

Nel concerto Guya Valmaggi (voce e percussioni) e Francesco Mingucci (voce, chitarra e liuto) le interpreteranno in modo essenziale, nel rispetto della loro vera natura e origine, valorizzando la profondità dei testi e la forza espressiva della poesia. 

Guya Valmaggi, artista riminese di rara sensibilità e cultura, affronta repertori con originalità e rigore, sia come interprete vocale, sia come guida di cori.

Francesco Mingucci di Riccione, che canta da bambino, ha fatto diverse incisioni discografiche e concerti anche fuori dall’Italia. 

La musicologa Marina Valmaggi sarà la voce narrante e presenterà il repertorio e i singoli brani, che spazieranno dall’Annunciazione alla Resurrezione, nell’emozione dell’Avvento che conduce al Natale. 

Un’esperienza che promette commozione, un evento imperdibile per immergersi nelle radici della musica sacra, che offrirà al pubblico un momento di riflessione e di stupore tra le mura sacre dello storico Duomo di San Leo.

Comunicato stampa