Un fine settimana all’insegna dei motori e dei risultati di rilievo per i colori del Titano. Come riportato in una nota diffusa dalla Scuderia San Marino, gli equipaggi biancazzurri sono stati protagonisti su più fronti, raccogliendo un ricco bottino di trofei tra gli sterrati veneti, le strade sarde e quelle croate, con un’unica nota stonata arrivata dalla pista negli Emirati Arabi.

Il contingente più numeroso si è dato battaglia al Prealpi Master Show, classica gara di fine stagione su terra, dove la scuderia ha piazzato diversi colpi vincenti nelle categorie di classe. Spicca il secondo gradino del podio in categoria R4 conquistato dal navigatore sammarinese Alessandro Biordi, alle note di Antonio Marchioro. Non sono stati da meno Roberto Camporese e Diego Zanotti, capaci di agguantare il bronzo in classe N5, così come Alberto Mariotti e Fabio De Luca, terzi nella Rally5. Sfiora l’impresa, fermandosi al quarto posto in Rally4, la coppia formata da Giacomo Marchioro e Daniele Conti.
Guardando alla classifica assoluta della gara veneta, è da sottolineare la prestazione solida di Jader Vagnini ed Elena Cecconi, che hanno chiuso la loro fatica con un prestigioso decimo posto generale. Più staccata, ma sempre al traguardo, la Skoda di Paolo Diana e Silvia Pintarelli in ventinovesima piazza, mentre Elia Pignani e Luca Mack hanno terminato al cinquantatreesimo posto.
Le soddisfazioni per la Scuderia San Marino sono arrivate anche dalle trasferte più lontane. Al Rally di Cagliari, l’equipaggio Ardizzone-Pasini ha bagnato il debutto sulla Skoda Rally2/R5 con una prestazione di spessore, chiudendo quinto assoluto. Altrettanto combattiva la prova in Croazia, al Rally Show Quadruvium: nonostante la rottura di un semiasse che avrebbe potuto compromettere tutto, Jacopo Rigo e Mirco Gabrielli hanno stretto i denti portando a casa un ottimo settimo posto assoluto e il terzo gradino del podio in classe N5.
L’unica delusione del weekend arriva dal circuito di Yas Marina. Alla 12 Ore del Golfo, la sfortuna si è accanita sul team di Giacomo Altoè. Le premesse erano eccellenti, con la Ferrari del team DEFYNE by Dragon Racing scattata dalla seconda posizione dopo delle qualifiche brillanti, ma la gara si è conclusa anticipatamente con un ritiro amaro che ha impedito al pilota di lottare per la vittoria fino alla bandiera a scacchi.












