Sassofeltrio, randagismo: patto con Cesena per la gestione del canile e la tutela animale

Svolta nella gestione degli amici a quattro zampe per la comunità di Sassofeltrio. A partire dal prossimo primo gennaio, il Comune entrerà ufficialmente a far parte della vasta rete del comprensorio cesenate per la gestione degli interventi relativi alla popolazione canina randagia e vagante. Un passaggio amministrativo cruciale che garantirà al territorio l’accesso ai servizi del canile intercomunale di Rio Eremo, struttura di riferimento per l’intera vallata.

La novità è stata formalizzata ieri, come riportato in una nota diffusa dall’Ufficio stampa del Comune di Cesena, ente capofila dell’intesa. L’iter per l’ingresso di Sassofeltrio nel “club” dei comuni virtuosi sulla tutela animale era iniziato lo scorso autunno: la richiesta avanzata dall’amministrazione locale era stata esaminata durante la riunione dei sindaci del Comprensorio Cesenate il 28 ottobre scorso, incassando un parere favorevole all’unanimità. A chiudere il cerchio è arrivata la delibera del Consiglio comunale di Sassofeltrio, che ha autorizzato la sottoscrizione dell’atto aggiuntivo, sancendo così il definitivo ingresso nel sistema di gestione associata.

Dal punto di vista operativo, l’adesione non comporterà scossoni all’assetto attuale: le modalità di erogazione del servizio rimarranno invariate, così come le competenze in capo al Comune di Cesena. Anche sul fronte economico, l’allargamento della platea non peserà sulle casse degli altri enti già aderenti, poiché non sono previste variazioni nelle quote di contribuzione storiche.

L’accordo rappresenta un potenziamento strategico delle politiche di welfare animale, puntando su una gestione coordinata ed efficace per contrastare il fenomeno dell’abbandono e garantire la sicurezza pubblica. Con questa firma, Sassofeltrio si unisce a una squadra già composta da Bagno di Romagna, Borghi, Cesena, Gambettola, Gatteo, Longiano, Mercato Saraceno, Montiano, Roncofreddo, San Mauro Pascoli, Sarsina, Savignano sul Rubicone, Sogliano al Rubicone e Verghereto. Una “cintura” di sicurezza per gli animali che ora copre un territorio ancora più vasto, dalla pianura all’Appennino.