A pochi giorni dal sesto anniversario di una delle pagine più nere della cronaca ravennate, la storia di Elisa Bravi torna all’attenzione del pubblico nazionale. Questa sera, martedì 16 dicembre 2025, la trasmissione di Rai 3 “Amore Criminale” dedica la sua ultima puntata dell’anno alla ricostruzione del delitto avvenuto nel 2019 a Glorie di Bagnacavallo, dove la trentunenne venne uccisa dal marito Riccardo Pondi.
La narrazione, affidata alla conduzione di Veronica Pivetti, ripercorrerà attraverso la formula della docu-fiction le dinamiche di una tragedia consumatasi tra le mura domestiche nella notte tra il 18 e il 19 dicembre. Quella sera, mentre le due figlie della coppia dormivano nella stanza accanto, un confronto tra i coniugi degenerò in violenza letale. Fu lo stesso Pondi, poco dopo la mezzanotte, ad allertare i soccorsi e i genitori, confessando di aver strangolato la moglie al culmine di una lite, dopo aver tentato inutilmente di rianimarla.
Le indagini e il successivo iter processuale hanno portato alla luce un contesto familiare segnato dal profondo disagio psicologico dell’uomo. Dagli atti è emerso il profilo di un marito tormentato da ossessioni, gelosie immotivate e dalla paura infondata di essere abbandonato, nonostante la vittima non avesse alcuna intenzione di lasciare il tetto coniugale. Tuttavia, la giustizia ha stabilito che tali elementi non potevano attenuare la responsabilità del gesto.
Il caso si è concluso nelle aule di tribunale con una sentenza definitiva severa. Dopo una condanna in primo grado a 24 anni, la Corte d’Appello ha inasprito la pena comminando l’ergastolo, verdetto successivamente confermato dalla Cassazione. I giudici hanno riconosciuto la piena consapevolezza e volontà omicida dell’uomo, respingendo le tesi difensive sulla ridotta capacità di intendere. Il programma in onda questa sera intende non solo onorare la memoria di Elisa Bravi, ma anche lanciare un messaggio di prevenzione, smontando l’idea che la violenza esploda senza segnali premonitori.












