San Mauro Pascoli, risposta corale alla violenza: domenica una marcia per sostenere la donna aggredita da un gambiano

La comunità di San Mauro Pascoli ha deciso di non restare in silenzio di fronte al grave episodio di cronaca che ha scosso la cittadina nei giorni scorsi. Dopo la brutale violenza sessuale subita da una donna mentre faceva jogging lungo un percorso vita, episodio che ha portato all’arresto del presunto aggressore, la cittadinanza si prepara a scendere in strada. Per questa domenica è stata organizzata una camminata solidale, un gesto simbolico ma potente per manifestare vicinanza alla vittima e ribadire il rifiuto netto di ogni forma di abuso.

L’iniziativa è partita dal basso, su impulso di Giuseppe Labriola, un cittadino che ha sentito l’urgenza di trasformare lo sdegno collettivo in un’azione concreta. L’obiettivo, come spiegato dall’organizzatore, è dimostrare che la violenza non ferisce soltanto la persona che la subisce fisicamente, ma lacera l’intero tessuto sociale. Il messaggio che si intende lanciare alla concittadina colpita è di totale supporto, per farle sentire che non è sola e che l’intero paese è al suo fianco in questo momento drammatico. Si tratta di un appello all’unità e alla responsabilità collettiva che trascende le appartenenze politiche.

L’adesione all’evento è stata immediata e trasversale. Oltre al patrocinio dell’amministrazione comunale, con la presenza del sindaco e dei consiglieri, hanno confermato la partecipazione diverse realtà locali, tra cui la parrocchia di San Mauro e associazioni come Voce Amaranto, Sportello Alba, Agedo e Gas. Significativa anche l’adesione di Paola Ceccarelli, referente della “Stanza rosa” dell’ospedale Bufalini di Cesena, struttura dedicata all’accoglienza delle donne vittime di violenza. L’eco dell’iniziativa ha superato i confini comunali, con richieste pervenute da altri territori interessati a replicare il format, segno di una sensibilità diffusa sul tema della sicurezza e della prevenzione.

Il ritrovo è fissato per le ore 11 di domenica in piazza Battaglini, proprio di fronte alla chiesa parrocchiale. Il corteo percorrerà un tragitto breve, di circa 400 metri, fino a raggiungere il parco Giovagnoli. Gli organizzatori sottolineano come scendere in piazza rappresenti un dovere civico e morale per combattere l’indifferenza e ricordare che la violenza sulle donne, in tutte le sue forme – fisica, psicologica o economica – è una piaga strutturale che richiede una presa di coscienza costante da parte di tutta la società.

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