Rimini, sicurezza in spiaggia: la Cgil ricorre al Presidente della Repubblica sulle torrette di salvataggio

La battaglia per la sicurezza sulle spiagge della Riviera approda ai massimi livelli istituzionali. La Filcams Cgil ha depositato un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica per risolvere definitivamente la questione organizzativa del servizio di salvataggio, proseguendo la vertenza esplosa durante la scorsa estate in occasione dello sciopero del 9 agosto.

Al centro della contesa legale, affidata allo studio legale Piccinini di Bologna, c’è il sistema delle “torrette alternate” adottato durante la pausa pranzo nella stagione 2025. Questa modalità estendeva a 300 metri lo specchio d’acqua sotto la responsabilità di un singolo marinaio, una distanza che il sindacato giudica pericolosa sia per i bagnanti che per gli operatori. Il ricorso contesta anche le decisioni prese durante l’ultima mobilitazione, quando la Prefettura impose la presenza di una torretta ogni 150 metri come servizio minimo essenziale, di fatto neutralizzando l’esercizio del diritto di sciopero.

L’obiettivo dell’azione legale è ottenere regole certe e univoche sulla distanza minima tra le postazioni prima dell’avvio della stagione balneare 2026 e in vista dei futuri bandi per le concessioni legati alla direttiva Bolkestein. La Cgil chiede che la sicurezza pubblica e le condizioni di lavoro non vengano sacrificate per logiche di risparmio, invocando chiarezza normativa per evitare nuove interpretazioni discrezionali.