Sarà rimosso uno dei tre relitti russi abbandonati nel porto di Ravenna e ormeggiati da decenni.
Si tratta della nave Orenburg Gazprom, per la quale oggi è stata avviata la gara per i lavori.
L’operazione, particolarmente complessa, ha costi stimati di circa 9 milioni, due e mezzo dei quali coperti con un contributo del ministero delle Infrastrutture e trasporti.
L’intervento, comunica l’autorità portuale, prevede la rimozione del relitto navale e il suo trasporto in un impianto autorizzato al recupero e smaltimento dei materiali.
La Orenburg Gazprom è una delle tre navi di origine russa che per motivi per lo più burocratici furono bloccate in porto negli anni ’80 e poi, col passare del tempo, abbandonate di fatto dagli armatori perché non conveniva più recuperarle. Le imbarcazioni furono “parcheggiate” nella Pialassa del Piombone e negli anni hanno subito un notevole deterioramento.
Il relitto in questione, specifica l’autorità portuale, è sprovvisto di disegni strutturali e di piani generali e ha caratteristiche tali per cui non ci sono le condizioni di sicurezza necessarie per compiere ispezioni a bordo. Di qui la complessità del progetto di rimozione.
“Attivare la procedura per arrivare prima possibile alla rimozione dei tre relitti che attualmente si trovano all’interno della Pialassa del Piombone, nel porto di Ravenna, è stato uno dei primi impegni che ho assunto nel giugno scorso, da commissario straordinario dell’Autorità portuale – afferma il presidente Francesco Benevolo – Oggi si inizia finalmente con la gara per la rimozione del primo dei tre e credo sia un risultato del quale possiamo essere pienamente soddisfatti”.
Soddisfatta la capitaneria di porto, per l’intervento che “permetterà lo sviluppo dell’operatività e l’incremento della sicurezza e della tutela ambientale delle circostanti aree portuali”, ha sottolineato il comandante Maurizio Tattoli, direttore marittimo dell’Emilia-Romagna. “Un’ottima notizia” anche per il sindaco di Ravenna, Alessandro Barattoni.
Ansa












