Vasta operazione di controllo del territorio condotta dalla Questura di Pesaro Urbino, che nella prima decade di dicembre ha intensificato le attività di prevenzione e repressione del traffico di stupefacenti. L’intervento, rientrante in una strategia nazionale ad alto impatto, ha visto in campo gli agenti della Squadra Mobile affiancati da unità cinofile e reparti prevenzione crimine, portando a risultati significativi sia sul fronte dello spaccio di strada che nelle verifiche amministrative sugli esercizi commerciali.
L’attenzione delle forze dell’ordine si è concentrata in particolare sui cosiddetti “Cannabis Shop” della provincia, per verificare la conformità dei prodotti alla normativa vigente. In due diverse attività commerciali sono state riscontrate gravi irregolarità. Nel primo caso, gli agenti hanno sequestrato oltre 260 grammi di marijuana e un panetto di hashish privi di sigilli e certificazioni che ne attestassero la provenienza o il basso contenuto di principio attivo, elemento necessario per escludere l’effetto drogante. Analogo scenario in un secondo negozio, dove sono stati rinvenuti circa 430 grammi di marijuana e oltre un etto di hashish, anch’essi senza tracciabilità. In entrambe le circostanze, i titolari sono stati denunciati all’autorità giudiziaria.
L’operazione ha colpito duramente anche il mercato dello spaccio tradizionale. Il colpo più grosso è stato messo a segno con l’arresto di un cittadino moldavo, trovato in possesso di un ingente quantitativo di droga: circa 8,7 chilogrammi di hashish. Parallelamente, le indagini della Squadra Mobile hanno portato all’arresto di due cittadini albanesi sorpresi con 45 dosi di cocaina pronte per la vendita, per un totale di 24 grammi. Nell’ambito della stessa inchiesta, un italiano è stato denunciato per concorso in detenzione ai fini di spaccio, mentre un altro soggetto è stato segnalato per aver acquistato e successivamente ceduto una dose a terzi.
I controlli si sono estesi anche alla zona della stazione ferroviaria, area sensibile della città. All’interno di un esercizio pubblico, grazie al fiuto delle unità cinofile, sono stati recuperati nel cestino di un bagno circa 25 grammi di hashish, parzialmente già suddivisi in dosi, abbandonati da ignoti.
Il bilancio complessivo dell’attività, reso noto l’altro ieri, restituisce la fotografia di un monitoraggio capillare: sono state identificate oltre mille persone, tra cui 65 minorenni, e controllati quasi trecento veicoli. Durante le verifiche sono scattate anche denunce per altri reati, tra cui un furto in un negozio e la violazione del divieto di accesso alle aree urbane (Dacur) da parte di un cittadino.












