Un passo decisivo per blindare uno dei simboli della Perla Verde e trasformarlo definitivamente in un bene della collettività. La Giunta comunale di Riccione ha autorizzato oggi, lunedì 22 dicembre 2025, la presentazione formale dell’offerta per l’acquisto di Villa Mussolini, lo storico immobile di viale Milano già fulcro della vita culturale cittadina.
Secondo quanto reso noto in un comunicato diffuso dall’amministrazione, la decisione segna una svolta storica nella gestione del bene. Dopo decenni in cui l’Ente ha amministrato la villa attraverso la formula del comodato d’uso, Palazzo Marconi ha scelto di partecipare ufficialmente alla procedura di vendita, con l’intento di garantirne la proprietà pubblica e preservarne la vocazione a servizio della comunità. L’offerta, presentata entro la scadenza odierna, si fonda su una valutazione economica professionale che ne certifica il valore di mercato.
“Con questo atto facciamo una scelta di responsabilità verso la storia e il futuro di Riccione”, hanno dichiarato congiuntamente la sindaca Daniela Angelini e l’assessore al Patrimonio Alessandro Nicolardi. “Villa Mussolini non è solo un edificio di pregio, ma un pezzo della nostra identità che abbiamo il dovere di proteggere e valorizzare. Abbiamo deciso di investire affinché diventi un patrimonio di tutti i cittadini: è un investimento sulla bellezza e sulla cultura, fatto con estrema serietà”.
Il piano dell’amministrazione guarda lontano: l’obiettivo è consolidare il ruolo della villa come cuore pulsante di una rete dedicata all’arte e alla storia locale. La proprietà definitiva permetterebbe infatti di potenziare la programmazione di mostre internazionali e cerimonie, rendendo l’immobile un asset strategico anche in chiave turistica.
L’iter burocratico prevede ora passaggi rigorosi. Qualora l’offerta del Comune dovesse risultare vincente all’apertura delle buste, prevista per la fine di gennaio, l’operazione dovrà passare al vaglio del Consiglio comunale per l’approvazione finale. Un percorso che l’amministrazione intende condurre “con il massimo senso di responsabilità verso i conti pubblici”, per scrivere un nuovo capitolo nella storia culturale della città.












