Si chiude un mese di dicembre caratterizzato da temperature eccezionalmente alte, le più elevate registrate nell’ultimo secolo, con un brusco peggioramento delle condizioni atmosferiche proprio in vista delle festività. Per la giornata di domani, vigilia di Natale, le previsioni indicano il rischio di abbondanti precipitazioni che potrebbero interessare sia le zone pianeggianti che quelle collinari, interrompendo la stabilità climatica anomala delle ultime settimane.
L’invito alla prudenza arriva dal meteorologo Pierluigi Randi, presidente dell’associazione professionisti Ampro, che ha analizzato la configurazione barica in formazione tra la Romagna occidentale e l’Emilia. L’esperto segnala l’arrivo imminente di una perturbazione il cui centro depressionario si posizionerà sul mar Tirreno. Secondo l’analisi di Randi, questa specifica dinamica non promette nulla di buono per il territorio romagnolo, in quanto crea le condizioni ideali per la risalita del maltempo dai quadranti orientali e sud-orientali. Queste correnti umide finiranno per scontrarsi, proprio sulle zone interessate, con flussi d’aria più fredda in arrivo da Nord-Est.
A preoccupare gli esperti è anche il contributo energetico fornito dal mare. Randi evidenzia come l’intensità delle piogge attese per le prossime ore e per la giornata di domani potrebbe essere amplificata dalle attuali condizioni del mare Adriatico. Le acque superficiali, infatti, registrano temperature superiori alla media stagionale di circa due gradi, un surplus termico che rischia di alimentare ulteriormente i fenomeni in arrivo, trasformando questo dicembre da record in un finale d’anno bagnato.












