Giornata cruciale per la vita politica di Cervia, investita dalla vicenda giudiziaria che vede il sindaco Mattia Missiroli indagato per maltrattamenti e lesioni nei confronti della moglie, con la conseguente attivazione delle procedure da Codice Rosso. Mentre per questa sera è attesa la seduta del Consiglio comunale, che si preannuncia tesa, si alza forte la voce delle associazioni a tutela delle donne, che sollecitano una presa di posizione netta da parte delle istituzioni e del primo cittadino stesso.
Il coordinamento dei Centri Antiviolenza dell’Emilia-Romagna e le “Case delle donne” sono intervenuti nel dibattito pubblico chiedendo espressamente al sindaco di farsi da parte. Pur ribadendo il pieno rispetto per il principio di presunzione di innocenza e riconoscendo il diritto di Missiroli a difendersi nelle sedi opportune – dove il primo cittadino, tramite il suo legale Ermanno Cicognani, ha già respinto ogni accusa dichiarandosi estraneo ai fatti – le associazioni ritengono politicamente inopportuna la sua permanenza. La tesi sostenuta è che, di fronte a un’accusa di violenza familiare, chi rappresenta un’intera comunità dovrebbe fare un passo indietro a prescindere dall’iter giudiziario.
Dura anche la presa di posizione nei confronti del presidente della Regione, Michele De Pascale. Le realtà impegnate nel contrasto alla violenza di genere hanno definito ambigue le dichiarazioni del governatore, il quale aveva parlato di una vicenda dolorosa sottolineando la necessità di distinguere i piani penali da quelli politici. Al presidente viene chiesta maggiore coerenza rispetto agli impegni assunti contro la violenza maschile, rimarcando come la centralità e il sostegno alle vittime debbano prevalere anche quando gli accusati ricoprono ruoli di rilievo.
In questo clima surriscaldato, l’attenzione si sposta sull’assise cittadina in programma stasera. Se i tempi dell’inchiesta penale si prospettano lunghi, quelli della politica impongono un confronto immediato. All’interno della maggioranza, e in particolare nel Partito Democratico, l’orientamento sembra essere quello di fare quadrato attorno al sindaco, mantenendo una linea garantista e compatta, almeno formalmente, nonostante trapelino indiscrezioni su alcune perplessità individuali. Non si attendono scossoni nemmeno dagli alleati del Pri o dalla lista civica a sostegno del sindaco.
Più articolato il fronte dell’opposizione. Fratelli d’Italia, che già nella giornata di domenica aveva invocato le dimissioni di Missiroli, sta valutando la presentazione di una mozione di sfiducia. Tuttavia, tale iniziativa potrebbe non trovare il sostegno unanime della minoranza: Massimo Mazzolani, esponente della lista civica “Cambia con me”, mantiene infatti una posizione storicamente garantista sulle vicende che intrecciano politica e magistratura, rendendo difficile la formazione di un fronte comune contro l’amministrazione in carica proprio nella seduta odierna.












