Credeva di aver trovato un rifugio sicuro tra gli alberghi della Riviera, ma la sua fuga internazionale è terminata nella hall di una struttura ricettiva di Rivazzurra. La Polizia di Stato ha messo fine alla latitanza di un cittadino pakistano, pluripregiudicato, sul quale pendeva un mandato di cattura internazionale per un omicidio commesso nel suo Paese d’origine.
In un comunicato diffuso dalla Questura di Rimini, si ricostruiscono le fasi dell’arresto avvenuto nella mattinata di domenica 21 dicembre. A tradire l’uomo è stato il sistema telematico “Alloggiati Web”, il portale che collega in tempo reale le strutture ricettive con le forze dell’ordine. Non appena i suoi dati sono stati inseriti nel sistema al momento della registrazione in hotel, alla Sala Operativa della Questura è scattato il “red alert”: quel nome corrispondeva a un soggetto ricercato, completo di scheda fotografica segnaletica.
Immediato l’intervento delle Volanti. Un equipaggio dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico si è precipitato sul posto, intercettando due persone che stavano proprio in quel momento uscendo dall’albergo. I poliziotti hanno subito notato la corrispondenza visiva tra uno dei due uomini e la foto diramata dall’Interpol. Bloccato e identificato, il sospettato è stato accompagnato negli uffici di Piazzale Bornaccini per gli accertamenti di rito.
I controlli incrociati nelle banche dati hanno confermato la gravità della sua posizione: l’uomo era ricercato in campo internazionale perché condannato dal tribunale competente pakistano per omicidio. Dopo il crimine, si era dato alla macchia tentando di far perdere le proprie tracce all’estero. Una volta ottenuta la conferma definitiva dell’identità e la notifica del mandato di arresto da parte della direzione Interpol, il latitante è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Rimini, dove ora si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa delle procedure di estradizione.












