Il sindaco Sacchetti: “Ben 13 nuove attività in centro dalla fine dell’estate, la media di spazi occupati dalle attività commerciali dell’89% e la percentuale di locali ‘sfitti’ sotto la media regionale”

Ristoranti, negozi di artigianato, saloni, spazi sanitari, gelaterie: l’autunno santarcangiolese del centro storico ha fatto 13… inaugurazioni solo nelle ultime settimane.

In alcuni casi, pochi per la verità, si è trattato di passaggi di proprietà, in grandissima parte di nuove attività che vengono ad arricchire l’offerta del nostro Combarbio. E non solo. Perché anche qualche frazione, nei tre mesi fra metà settembre e metà dicembre, ha avuto il suo taglio del nastro e ha tenuto a battesimo qualche investitore.

In un anno complicatissimo a livello generale sotto il profilo economico, con l’indice di povertà che continua a crescere, è un bellissimo segnale in controtendenza, confermato anche dal fatto che Santarcangelo ha una percentuale di spazi occupati dalle attività commerciali (89 %) più alta della media regionale (85%).

Da sempre, il benessere della comunità da un lato e il sostegno a chi lavora o fa impresa dall’altro sono cardini della nostra azione amministrativa. A questi si aggiunge un bel dinamismo della collettività, figlio anche di quel “buon vivere” che porta a Santarcangelo famiglie ad abitare, ma anche persone interessate a insediarsi con le proprie imprese. A tutti i livelli. Questo si traduce in un altro aspetto positivo e indicativo: recenti studi fatti dalla Regione ci indicano infatti come un hub commerciale molto attivo, con un tasso di “sfitti” che è circa la metà di quelli delle altre realtà romagnola.

Non solo, la nostra città è ormai diventata un brand sinonimo di qualità e genuinità, che attira non solo visitatori da ogni parte del mondo in ogni stagione dell’anno, ma anche e soprattutto investitori.

Queste 13 inaugurazioni nascono da tutti questi fattori e sono la risposta dell’intelligenza artigianale e della tradizione all’Intelligenza artificiale e all’universo degli algoritmi e che ci fanno chiudere l’anno con un pieno di fiducia per l’avvenire.

C’è bisogno di fiducia, in tutti noi. Non a caso, anche perché termine più cliccato e cercato dai giovani, la Treccani l’ha individuata come parola dell’anno 2025. La fiducia è una sorta di bisogno diffuso di guardare al futuro con aspettative positive. Un desiderio che si fonda sulla forza delle relazioni umane, che a Santarcangelo sono una componente fondamentale nella vita della comunità.

Proprio con lo sguardo al futuro, non siamo di fronte a un punto di arrivo ma di partenza e di slancio verso un nuovo anno che dovrà senza dubbio portare Santarcangelo a dotarsi di un piano strategico in grado di seguire e accompagnare l’evoluzione del commercio secondo due direttrici fondamentali: migliorare le infrastrutture della città e sostenere le categorie merceologiche che ne hanno più necessità, e creando condizioni favorevoli anche per artigiani e maker che rendono ancora più autentica la produzione sul posto.

Da sindaco di un comune non costiero, mi permetto di sottolineare come questo stesso dinamismo lo si stia riscontrando anche in tutta la provincia, dove viene premiato in maniera più inedita l’entroterra, non a discapito di una costa da “tutto esaurito” per le festività. Segno che il sistema ricettivo si sta integrando e stiamo offrendo sempre migliori occasioni di intrattenimento sul territorio su scala provinciale.

Comune di Santarcangelo