Coriano, bilancio: conti in salute, debito verso l’azzeramento e stop agli aumenti delle tasse

Conti in ordine, nessuna nuova tassa e una “eredità” debitoria che si sta progressivamente prosciugando. È questa la fotografia scattata dall’amministrazione comunale di Coriano che, proprio alla vigilia delle festività, ha illustrato ai sindacati e presentato ieri sera, martedì 23 dicembre, in Consiglio comunale il bilancio di previsione. In un comunicato diffuso oggi dal Comune, emerge la volontà della giunta guidata da Gianluca Ugolini di trasformare la stabilità finanziaria in investimenti strategici e recupero del patrimonio.

Al centro della discussione, avvenuta nella sala della Biblioteca Battarra, c’è il percorso di risanamento illustrato dal responsabile dell’Area Servizi Finanziari, Lorenzo Spataro. I numeri tracciano una parabola netta: dal macigno di circa 18 milioni di euro di debito che gravava sull’ente nel 2012, si viaggia ormai verso una previsione di appena 2 milioni per il 2028. Una discesa che libera ossigeno per le casse comunali, oggi attestate su un bilancio che tocca i 14,3 milioni di euro con un fondo cassa prossimo ai 7 milioni.

“Dal 2023 è stato fatto un grande lavoro per far fronte alla spesa pubblica con l’obiettivo di ridurre progressivamente il debito e garantire un bilancio sostenibile”, ha spiegato Spataro. Questa solidità ha permesso all’amministrazione un’operazione dal forte valore simbolico: il riacquisto dell’immobile di via Martin Luther King. La struttura, ceduta negli anni passati per far fronte alle difficoltà economiche, è tornata proprietà pubblica lo scorso 12 dicembre grazie a un investimento di 222.000 euro, finanziato in parte con l’alienazione di un terreno a Raibano. “Un gesto che non ha soltanto un valore economico ma anche simbolico – ha commentato il sindaco Gianluca Ugolini – perché riportiamo nel patrimonio comunale uno spazio strategico”.

Sul fronte fiscale, il confronto preventivo con le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil ha prodotto un impegno preciso: le aliquote non subiranno aumenti. Anzi, l’amministrazione ha aperto alla possibilità di rivedere l’addizionale Irpef a partire da gennaio 2026, accogliendo le richieste delle parti sociali su un ampliamento delle soglie di esenzione. Sempre nel primo trimestre del nuovo anno, si aprirà il tavolo con Hera per ridiscutere il regolamento Tari.

La ritrovata capacità di spesa si traduce anche in opere pubbliche. Spicca il progetto del nuovo nido d’infanzia, un’opera da 4 milioni di euro (di cui uno proveniente da fondi Pnrr) che dovrebbe vedere la luce nel 2026 senza che il Comune debba accendere nuovi mutui. Parallelamente, prosegue la messa in sicurezza del territorio ferito dall’alluvione del 2023: completati i guadi di Vallecchio, via Fiume e via Cella, restano nel mirino la frana di Cavallino e la viabilità di Mulazzano, mentre sono già partiti gli appalti per le manutenzioni straordinarie dei cimiteri e dell’area pattinaggio di Cerasolo.

L’attenzione si sposta infine sulla macchina amministrativa e sul welfare. Con una struttura che oggi conta 70 dipendenti, il Comune ha attivato piani di welfare aziendale e sanitario (circa 500 euro a dipendente dal 2025) e sbloccato diverse progressioni di carriera. “Il risanamento dei conti – ha concluso Ugolini – ci ha permesso non solo di ridurre un debito che per anni ha rappresentato un ostacolo, ma anche di rimettere al centro le persone”. A conferma di ciò, la spesa sociale si attesta sui 960.000 euro, garantendo continuità ai servizi per minori, disabili e anziani in collaborazione con realtà storiche del territorio come San Patrignano e la Comunità Papa Giovanni XXIII.