Dopo l’emozionante esordio in Duomo con le Laude Medievali, la rassegna “I Colori della Musica” cambia registro e ambientazione, puntando sull’intimità del pianoforte. L’appuntamento è fissato per domani, domenica 28 dicembre, alle 17.30, presso la Sala Concerti di Palazzo Mediceo, nel cuore di piazza Dante Alighieri a San Leo. Protagonista del pomeriggio sarà la profondità complice dell’esecuzione a quattro mani, in un concerto che promette di esplorare le sfumature emotive tra Ottocento e primo Novecento.
Organizzato dall’Accademia Distretto Della Musica Aps, scuola comunale leontina riconosciuta dalla Regione Emilia-Romagna e presieduta da Anacleto Gambarara, l’evento porta il titolo evocativo di “Riflessi romantici tra sogno e passione”. Si tratta del secondo di quattro incontri previsti dal cartellone, pensati per attraversare secoli e stili diversi nei luoghi più suggestivi del borgo dell’Alta Valmarecchia.
A sedere alla tastiera saranno Eleonora De Angelis e Mariagrazia Morganella, entrambe di origine marchigiana e con un curriculum artistico di rilievo. De Angelis, docente di ruolo, vanta esibizioni in contesti prestigiosi come l’Istituto Italiano di Cultura a Parigi e il Teatro Civico di Vercelli, abbinando alla tecnica un approccio olistico focalizzato sul benessere psicofisico. Morganella, formatasi con maestri del calibro di Lorenzo Di Bella e Andrea Lucchesini, porta in dote una solida esperienza cameristica e solista maturata tra Italia ed estero, inclusa una tappa a Sarajevo.
Il programma si annuncia come un raffinato viaggio musicale attraverso il tardo Romanticismo e l’Impressionismo. Grazie alla sensibilità delle due interpreti, il dialogo a quattro mani mirerà a valorizzare i colori e i ritmi dei grandi compositori europei, evocando suggestioni oniriche e slanci appassionati.
L’ingresso al concerto è a offerta libera, con la possibilità di riservare il posto contattando l’organizzazione. L’iniziativa conferma il ruolo attivo dell’Accademia sul territorio, impegnata non solo nella formazione didattica e orchestrale, in rete con istituzioni come il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro, ma anche nella divulgazione culturale di alto livello per la comunità.













