Riccione, lotta alla povertà: più risorse all’Emporio solidale per le nuove fragilità

Più fondi per sostenere chi è in difficoltà e un progetto rinnovato per guardare al futuro. Il Comune di Riccione rilancia il proprio impegno sul fronte del welfare confermando e potenziando l’Emporio solidale per il biennio 2026-2027. La giunta ha dato il via libera a un investimento economico significativo, pensato per rispondere in modo puntuale all’aumento delle richieste di aiuto e per accompagnare le famiglie verso l’autonomia.

I numeri dell’operazione segnano un netto cambio di passo rispetto al passato. Lo stanziamento complessivo per i prossimi due anni tocca quota 55mila euro: nel dettaglio, sono previsti 25mila euro all’anno, a cui si aggiunge un fondo straordinario di 5mila euro. Quest’ultimo è destinato a coprire le spese vive e le utenze dell’attuale gestore, la Consulta della Solidarietà di Riccione, anche in vista del futuro trasferimento nella nuova sede operativa. Il confronto con il ciclo precedente evidenzia lo sforzo dell’amministrazione: la co-progettazione in scadenza prevedeva infatti 15mila euro annui, per un totale di 45mila euro spalmati su un triennio.

Con l’attuale accordo che terminerà mercoledì 31 dicembre, gli uffici comunali sono già al lavoro per il bando successivo. Il nuovo avviso pubblico sarà diffuso tra gennaio e febbraio 2026, garantendo la ripresa delle attività subito dopo la consueta pausa tecnica di inizio anno. L’appello è rivolto al tessuto associativo locale, chiamato a fare rete per gestire questo presidio fondamentale.

“Con questo atto di indirizzo non ci limitiamo a rinnovare un servizio ma scegliamo di potenziarlo concretamente”, dichiarano la sindaca Daniela Angelini e l’assessora ai Servizi sociali Marina Zoffoli. “A fronte di una durata progettuale di due anni anziché tre, abbiamo deciso di aumentare l’entità del contributo di 20mila euro rispetto al passato. Questo sforzo economico nasce dalla volontà politica di rispondere alle nuove fragilità che caratterizzano la nostra società”.

Nelle parole delle amministratrici emerge la filosofia che guida l’iniziativa: superare il semplice assistenzialismo. “L’Emporio solidale non è solo un luogo di distribuzione alimentare, ma un presidio di dignità dove le persone vengono ascoltate e accompagnate in percorsi personalizzati verso il recupero della propria autonomia”, concludono Angelini e Zoffoli, auspicando una forte partecipazione delle realtà di volontariato al prossimo avviso.

Il servizio continuerà dunque a basarsi sul recupero delle eccedenze alimentari e sulla distribuzione gratuita di beni di prima necessità, confermandosi uno snodo cruciale per la tenuta sociale della Perla Verde, capace di integrare il diritto al cibo con l’ascolto e l’integrazione.