L’operazione antiterrorismo della Dda di Genova, culminata con l’arresto di nove persone accusate di finanziare Hamas attraverso reti associative fittizie, ha scatenato immediate reazioni politiche. Al centro del dibattito, in particolare, la figura di Mohammad Hannoun, presidente dell’Associazione dei Palestinesi in Italia, ora in carcere. Se da Palazzo Chigi e dal Viminale arrivano parole di apprezzamento per il lavoro degli inquirenti, i partiti di maggioranza colgono l’occasione per attaccare duramente le opposizioni, accusate di aver dato spazio e legittimità politica all’attivista indagato.
Meloni e Piantedosi: “Squarciato il velo”
La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso “apprezzamento e soddisfazione” per il blitz che ha interrotto un presunto flusso di oltre sette milioni di euro verso l’organizzazione terroristica. La premier ha sottolineato la gravità del ruolo attribuito ad Hannoun dagli investigatori, definito “vertice della cellula italiana di Hamas”.
Sulla stessa linea il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che ha parlato di un’operazione “molto importante e significativa”. Pur richiamando la doverosa presunzione di innocenza, il titolare del Viminale ha evidenziato come l’inchiesta abbia “squarciato il velo” su attività che, “dietro il paravento di iniziative a favore delle popolazioni palestinesi, celavano il sostegno e la partecipazione a organizzazioni con vere e proprie finalità terroristiche di matrice islamista”.
Fratelli d’Italia: “Avevamo ragione noi”
Dagli esponenti di Fratelli d’Italia arriva una rivendicazione politica netta. Galeazzo Bignami, capogruppo alla Camera, ha dichiarato che l’arresto conferma la fondatezza degli allarmi lanciati dal suo partito sulla pericolosità di Hannoun. Bignami punta il dito contro sinistra e Movimento 5 Stelle, ricordando come negli anni passati non abbiano fatto mancare il loro sostegno all’attivista, arrivando persino a “ospitarlo in convegni alla Camera”.
Lega e Forza Italia: sinistra nel mirino
Anche la Lega incalza le opposizioni. Il deputato Igor Lezzi ha domandato provocatoriamente se la sinistra non abbia “nulla da dire” sull’arresto, ricordando le posizioni pubbliche di Hannoun in merito al massacro del 7 ottobre e la sua presenza nelle piazze pro-Palestina, spesso fianco a fianco con esponenti politici progressisti. Lezzi ha chiesto una “chiara presa di posizione” e delle scuse da chi “si è permesso di dare lezioni con accanto un soggetto di questa risma”.
Più istituzionale il commento di Maurizio Gasparri per Forza Italia, che ha lodato l’operato del Ministro Piantedosi e delle forze dell’ordine, definendo l’arresto un “ottimo risultato” contro i “predicatori di odio che non possono agire impunemente nel nostro Paese”.












