Un anno di controlli serrati ai varchi doganali ha permesso di intercettare un ingente quantitativo di materiale sanitario privo di autorizzazioni e potenzialmente nocivo per la salute pubblica. All’aeroporto Guglielmo Marconi, il bilancio operativo del 2025 tracciato dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli restituisce l’immagine di un flusso costante di traffici illeciti contrastati dalle autorità: nell’arco dei dodici mesi sono stati posti sotto sequestro 12mila articoli tra medicinali e cosmetici irregolari, per un peso complessivo che tocca i 346 chilogrammi.
L’operazione congiunta delle Fiamme Gialle e dei funzionari doganali si è concentrata sulla verifica dei bagagli e delle merci in ingresso sul territorio nazionale. Tutto il materiale rinvenuto, risultato sprovvisto delle necessarie certificazioni e delle autorizzazioni dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), è stato sottratto al mercato. I viaggiatori trovati in possesso della merce sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Bologna: le ipotesi di reato riguardano la detenzione di cosmetici dannosi e la commercializzazione abusiva di farmaci.
Le attività di monitoraggio si sono focalizzate in particolare sui passeggeri in arrivo da rotte considerate sensibili, come quelle provenienti dalla Nigeria, dal Ghana e dalla Repubblica Dominicana. Proprio nell’ambito di queste ispezioni mirate è emerso uno dei casi più rilevanti dell’anno: un singolo viaggiatore è stato fermato con valigie quasi interamente stivate di prodotti proibiti, trasportando da solo circa 2.700 confezioni tra farmaci e cosmetici, per un peso totale di oltre 38 chili.
Le autorità hanno ribadito come l’immissione in commercio di questi articoli rappresenti una minaccia concreta per i consumatori. Si tratta infatti di prodotti che sfuggono ai canali ufficiali e ai rigorosi controlli sanitari previsti dalle normative vigenti, privi pertanto di qualsiasi garanzia sugli standard di sicurezza e sulla composizione chimica.











