Cervia, il 2026 del MUSA tra fiabe e memoria: domenica ingresso gratuito e tour d’autore

Il sale come filo conduttore tra passato e presente, radice identitaria di una comunità che guarda al futuro. Il Museo del Sale di Cervia inaugura il nuovo anno spalancando le porte a famiglie e appassionati con un calendario che unisce la storia della “civiltà salinara” all’arte contemporanea. Fino all’Epifania sono previsti pomeriggi di aperture straordinarie, visite guidate e l’opportunità di riscoprire i magazzini storici sotto una nuova luce.

In un comunicato diffuso dalla direzione del MUSA, vengono svelati i dettagli delle iniziative che accompagneranno i primi giorni del 2026. La struttura museale resterà aperta tutti i pomeriggi, fino al 6 gennaio, dalle 14.30 alle 19.00. Una delle novità di quest’anno riguarda l’ampliamento dell’offerta culturale: il biglietto d’ingresso include infatti l’accesso agli spazi del Magazzino del Sale, attualmente allestiti con le tradizionali esposizioni natalizie e i presepi, creando un dialogo suggestivo tra gli attrezzi da lavoro dei salinari e la sacralità delle feste.

Il primo appuntamento di rilievo è fissato per domenica 4 gennaio. Il MUSA aderisce all’iniziativa nazionale #DomenicalMuseo, allineandosi a pinacoteche e parchi archeologici statali: l’ingresso sarà gratuito per tutti. La giornata sarà impreziosita, alle ore 17.00, da un evento speciale dedicato all’arte onirica. L’artista Greta Pirri guiderà personalmente i visitatori alla scoperta della sua mostra personale “Mi racconti una fiaba? Le radici del sogno”, un percorso espositivo che resterà visitabile fino al 25 gennaio e che indaga l’immaginario fiabesco attraverso la pittura.

Lunedì 5 gennaio, vigilia dell’Epifania, il focus tornerà sulla storia locale. Alle ore 16.00 è in programma una visita guidata condotta dai volontari del Gruppo Culturale Civiltà Salinara. Sarà un viaggio a ritroso nel tempo per comprendere le origini di Cervia: dalla produzione dell’oro bianco al trasferimento fisico della città verso il mare, fino alla trasformazione dell’economia locale da industriale a turistica. Questa visita è inclusa nel costo del biglietto ordinario (2 euro).

Le iniziative confermano il ruolo del MUSA non solo come luogo di conservazione, ma come spazio vivo di incontro e condivisione, capace di narrare l’evoluzione di un territorio che ha saputo trasformare la sua risorsa più antica in un volano culturale per il nuovo millennio.