In riferimento alla riforma dell’IGR che la Repubblica di San Marino si appresta a varare, e al contemporaneo processo di Associazione con l’Unione Europea – passo che dovrebbe fondarsi sui principi di equità, trasparenza e parità di trattamento – l’A.F.I.S. esprime profonda preoccupazione per l’introduzione di misure che appaiono fortemente discriminatorie.
La riforma, così come delineata, introduce infatti evidenti disparità che colpiscono in modo specifico e penalizzante migliaia di lavoratori frontalieri che ogni giorno contribuiscono in maniera determinante all’economia sammarinese, nonché i pensionati già occupati nella Repubblica.
Tale impostazione appare sorprendente, considerato che gli articoli 5 e 14 dell’Accordo di Associazione con l’Unione Europea sanciscono in modo esplicito il divieto di ogni forma di discriminazione tra lavoratori e la libera circolazione delle persone.
Alla luce di ciò, A.F.I.S. si chiede come sia possibile che, da un lato, si promuova un percorso di integrazione europea fondato sui principi di uguaglianza e, dall’altro, si perpetuino trattamenti che di fatto creano lavoratori di “serie B”.
A.F.I.S. – Associazione Frontalieri Italia San Marino – APS