A Milano il patentino antifascista del sindaco Sala … di Paolo Forcellini

La sinistra italiana ha decisamente perso la bussola, tanto che ormai non si capisce più se siamo in un romanzo distopico o nella realtà. L’ultima trovata arriva da Milano, una città che di problemi veri ne ha da vendere, eppure il Municipio 5 ha avuto un’idea geniale: proporre al sindaco Beppe Sala un “patentino antifascista”.

Sì, avete capito bene. Come se non bastassero tutte le grane quotidiane, ora serve anche il bollino di bravo antifascista per poter circolare senza rischiare l’onta del sospetto. Un vero delirio ideologico che sta raggiungendo livelli di comicità involontaria. Ma, a quanto pare, i promotori dell’iniziativa sono serissimi, come se non ci fosse altro a cui pensare.

E qui viene il bello: pare che i lobi sinistri del cervello di qualcuno siano andati in pappa. Bolliti, letteralmente. Perché non è possibile che con tutti i problemi di Milano – dalla sicurezza ai trasporti, dall’emergenza abitativa alla criminalità – qualcuno stia davvero pensando a un patentino antifascista.

E se questo delirio continua a propagarsi, finirà che l’epidemia antifascista diventerà pandemica. Tanto che all’Istituto Superiore della SanitàS (con la “S” finale, così per dare un tocco di serietà all’assurdità), stanno già studiando una cura per evitare che il virus si diffonda ulteriormente.

Insomma, mentre la città va a rotoli, questi si inventano i bollini di purezza ideologica. E poi dicono che la destra è retrograda…

Paolo Forcellini