A Orvieto c’é il pozzo di San Patrizio, a San Marino il pozzo delle “Tasse” … di Paolo Forcellini

A Orvieto c’é il pozzo di San Patrizio, a San Marino il pozzo delle “Tasse”.

Ma mentre quello di Orvieto, pur profondo ha una fine, il nostro sembra invece non averne. In questi giorni molti cittadini si sono visti travasare dalla loro banca di fiducia parte dei loro depositi dal conto corrente a quello delle casse dello Stato come tassa sui titoli di deposito, senza neppur prima dell’operazione essere stati  informati, per soddisfare la  fame di liquidità che stanno  attraversando quelle governative.

Questo pozzo, nel quale molto…ma molto presto, prima delle fine dell’anno, i sammarinesi dovranno gettare altri denari per la sola colpa di possedere una casa e per farsi perdonare per eventuali abusi edilizi compiuti quando era tacitamente lecito compiere, poiché tutti sembravano aver avuto il paraocchi, abusi i più dei  quali effettuati da vecchi proprietari ed ereditati inconsciamente dai nuovi acquirenti. Ora si troveranno sotto l’albero natalizio questo regalino che porterà loro il Babbo Natale di turno.

Altro gettito di denaro nel pozzo poi dovrà essere fatto non appena entrerà in vigore la preannunciata tassa, che si dice sarà  attivata dal 1° Gennaio, definita “di proprietà”, per i possessori di autoveicoli anche se vecchi, scassati , da anni custoditi nel garage come ricordo o da collezione.

Ma sarà finita? Non credo! La sete è talmente tanta che serve per dissetarsi ancora tanto liquido, quel liquido che non riesce mai a  riempire il pozzo poiché si disperde per altre vie. Seguendo la legge dell’idraulica entra da una parte , se ne esce dall’altra. Fra le tante dispersioni, e sono tante, quella che più infastidisce i cittadini sono i continui viaggi che i nostri consiglieri , di maggioranza e minoranza, effettuano per i vari paesi del mondo a rappresentare la Repubblica a riunioni o convegni i assemblee, molti dei quali si dimostrano inutili, superflui e senza alcun ritorno per il nostro paese.

Per poi parlare delle tante costose consulenze o incarichi a studi professionali non sammarinesi….ma il discorso si farebbe troppo lungo…meglio lasciar perdere chissà se in previsione ci saranno ulteriori balzelli che i cittadini dovranno gettare in quel pozzo ormai senza fine, balzelli già forse in pectore dei nostri “ draghi “ della finanza?

E dire che tutto il mondo ci invidiava.

Chi presentandosi come sammarinese non si è sentito dire almeno una volta: “Beati voi che a San Marino non pagate le tasse”.

Bhe! Se me lo sento dire, oggi come oggi un bel calcio nel cu…lo non glielo toglie nessuno!

PAOLO FORCELLINI