
(ANSA) – PISA, 17 NOV – Il museo di Palazzo Blu a Pisa si
arricchisce di una tela di Artemisia Lomi Gentileschi
(1593-1652/1656), di grandi dimensioni, quasi tre metri
d’altezza, in uno straordinario stato conservativo, dipinta
durante il lungo e produttivo soggiorno napoletano della celebre
pittrice. Lo ha reso noto il museo pisano precisando che “domani
alle 17 il dipinto, ‘Cristo e la samaritana al pozzo’, sarà
presentato nelle sale di Palazzo Blu, con un seminario aperto al
pubblico”. Poi da venerdì 18 fino al 20 novembre il quadro sarà
visitabile gratuitamente all’interno della collezione del museo
nel consueto orario di apertura (venerdì dalle 10 alle 19;
sabato e domenica dalle 10 alle 20). Identificato anni fa da
Luciano Arcangeli, ‘Cristo e la Samaritana al pozzo’ fu
valorizzato in occasione delle due importanti rassegne sulla
pittrice romana curate da Roberto Contini e Francesco Solinas, a
Palazzo Reale di Milano nel 2011 e a Parigi nel 2012. L’opera è
stata acquistata dalla Fondazione Pisa nella tarda primavera di
quest’anno e sottoposta a un accurato intervento di pulizia e
restauro. Dipinta a Napoli tra il 1636 e il 1637, l’opera passò nelle
raccolte napoletane e siciliane dei nobili Ruffo, poi prima del
1680 il dipinto giunse a Palermo nella collezione del Duca di
Sperlinga dov’è rimasta sino al XX secolo. Il dipinto è
descritto da Artemisia Gentileschi in due lettere dell’autunno
1637 indirizzate al cavalier Cassiano dal Pozzo, suo estimatore
e protettore alla corte di Roma. Tramite lui, l’artista offriva
la Samaritana ai fratelli cardinali Francesco e Antonio
Barberini, nipoti del papa regnante Urbano VIII; tuttavia il
grande quadro non fu mai acquisito dai prelati e rimase nella
bottega napoletana dell’artista sino alla vendita, probabilmente
dopo il ritorno da Londra, primavera 1641. Opera rara ma
documentata sin dalla sua creazione – come solo alcuni dipinti
relativi al soggiorno fiorentino (1613-1620) – vanta uno
straordinario pedigree collezionistico e fu censita nel 1680
nell’inventario post mortem dell’imprenditore e uomo d’affari
genovese Giovanni Stefano Oneto duca di Sperlinga. (ANSA).
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