A Rimini si parla di intelligenza artificiale come nuova frontiera della sanità: la medicina legale per vigilare sull’applicazione nel rispetto dei diritti e della sicurezza delle persone

Intelligenza artificiale nuova frontiera della sanità: la medicina legale per vigilare sull’applicazione nel rispetto dei diritti e della sicurezza delle persone

Si è parlato di IA in questi giorni in una prospettiva interdisciplinare al XV Congresso Nazionale della FAMLI che si sta tenendo a Rimini. Coinvolti esperti di medicina, diritto e informatica.

L’Intelligenza Artificiale rappresenta oggi una delle frontiere più discusse, stimolanti e sfidanti in medicina. In questo senso l’evoluzione delle tecnologie digitali, dei big data e degli algoritmi di apprendimento automatico sta profondamente modificando le modalità di acquisizione, analisi e interpretazione delle informazioni cliniche con potenziali ricadute tanto sull’attività medico-legale quanto sul dibattito etico e giuridico che ne deriva. Se ne è discusso durante il XV Congresso Nazionale della Federazione delle Associazioni dei medici legali italiani (FAMLI) che si sta tenendo a Rimini in questi giorni col patrocinio della Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni (SIMLA).

Non sappiamo ancora se, continuando di questo passo, lintelligenza artificiale potrà essere in futuro utilizzata per migliorare laccuratezza diagnostica – spiega il professore Davide Ferorelli, associato di Medicina Legale all’Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’ –, ricostruire nessi causali, velocizzare lanalisi di dati clinici e forensi, o se un giorno sarà uno strumento di supporto per il medico legale. Ciò che è però certo è che la sempre più diffusa adozione di tali strumenti impone una riflessione approfondita sulla qualità dei dati di input, sulla trasparenza dei processi algoritmici e sulla tracciabilità delle decisioni, affinché linnovazione tecnologica non comprometta i principi fondamentali di responsabilità, imparzialità, eticità e tutela della persona“.

In questo contesto la medicina legale gioca un ruolo centrale per legare i nuovi confini dell’ambito sanitario con la professione medica e il rispetto dei diritti dei pazienti. 

La medicina legale – aggiunge il professore – si trova a dover coniugare lapertura al progresso scientifico con la necessità di garantire la correttezza metodologica e la validità delle valutazioni esperite. Le nuove applicazioni dellintelligenza artificiale, dalla ricostruzione automatizzata delle dinamiche di un evento lesivo, alla predizione di esiti clinici, offrono opportunità senza precedenti, ma richiedono anche la definizione di standard condivisi, criteri di validazione e limiti etici chiari”.

Dal congresso, conclude il professore Ferorelli, è emersa la necessità di “affrontare questi temi in una prospettiva interdisciplinare, coinvolgendo esperti di medicina, diritto e informatica, con lobiettivo di promuovere un dialogo costruttivo tra il sapere medico-legale tradizionale e le nuove frontiere dellintelligenza artificiale” perché “solo attraverso una riflessione collettiva e scientificamente fondata sarà possibile valorizzare le potenzialità della tecnologia nel rispetto dei diritti, della dignità e della sicurezza delle persone“.

Temi di grande respiro che costituiscono la base dei successi di eventi come il FAMLI: oltre 400 i congressisti che partecipano all’evento con le iscrizioni chiuse una settimana prima dell’inizio per esaurimento dei posti disponibili. 

Da Catania (sede dell’ultimo congresso nazionale SIMLA, ndr) a Rimini – conclude il presidente FAMLI Arnaldo Migliorinic’è una grande risposta dei colleghi che partecipano ai nostri eventi e che evidentemente sono molto interessati alla proposta informativa che arriva dall’attività congressuale, un’onda positiva che provoca gradimento, attenzione e affiliazione“. 

Ufficio stampa Simla