È allerta per il corteo nazionale di oggi pro-immigrati a Roma che sfila per le strade del centro storico della città.
La manifestazione “Diritti senza confini”, parte da piazza della Repubblica diretta a piazza del Popolo.
“Siamo in 25mila”, dicono i promotori del corteo. I manifestanti stanno arrivando ora a piazza del Popolo, dove si conclude la manifestazione, al grido “Libertà”.
“Il 12 dicembre abbiamo chiesto un incontro al ministro Minniti, siamo in attesa di una risposta. Non vogliamo intermediazione”. A dirlo Aboubakar Soumahoro, del coordinamento “Diritti senza Confini” promotore del corteo pro migranti in corso a Roma. “Vogliamo sapere da lui cosa vuole fare con noi invisibili”, ha aggiunto.
“Oggi è la giornata degli invisibili, di tutti quelli che sono stati confinati nelle periferie, nelle campagne, di tutti quelli che sono stati colpiti dalle norme repressive. Ma è la giornata soprattutto per dire che chiediamo giustizia sociale, libertà di circolazione e diritti”. E’ quanto afferma Abdoul, uno dei tanti migranti che sta manifestando a Roma. “E’ la nostra giornata – aggiunge il giovane che viene dal Senegal – Ci siamo tutti in piazza. Vogliamo finalmente vogliono riprendersi tutto”. E’ un corteo “meticcio” con in testa molti migranti, provenienti soprattutto dai Paesi dell’Africa centrale, seguiti poi dai movimenti per l’abitare, centri sociali e studenti. Tra gli slogan: “Libertà senza confini” e “Permesso di soggiorno per tutti”.
Ad aderire all’evento il ‘mondo antirazzista’: dall’Usb alla Coalizione Internazionale Sans-Papiers, dai movimenti per i diritti all’abitare agli studenti, alle realtà della sinistra estrema. Per gli investigatori il rischio, però, è che nel corteo possano infiltrarsi gruppi di violenti, provenienti anche da altre città italiane, con l’obiettivo di creare disordini.
Vietato indossare caschi e indumenti per travisarsi come anche portare oggetti contundenti, mazze di ogni tipo, artifizi pirotecnici o esplosivi. Controlli su persone, borse e zaini lungo tutto il tragitto della manifestazione.
Le rimozioni di veicoli e cassonetti sono scattate fin da questa mattina alle 8. Anche le consuete bonifiche lungo il percorso. Sotto la ‘lente’ le stazioni ferroviarie e i caselli autostradali all’ingresso della Capitale dove confluiranno i partecipanti provenienti da altre città italiane.
Ieri nel tardo pomeriggio si è svolto un tavolo tecnico in Questura a cui hanno partecipato anche gli organizzatori del corteo che avrebbero assicurato si tratterà di una manifestazione pacifica.
Intanto nel lancio della manifestazione i promotori avevano sottolineato: “Siamo i dannati della globalizzazione e delle politiche antisociali imposte dall’Unione europea e dalla Banca centrale europea (BCE) alle popolazioni d’Europa e d’Italia, che privano le persone del reddito, del lavoro e dell’alloggio indipendentemente dalla provenienza geografica”. Tra i punti della piattaforma proposta: la libertà di circolazione e di residenza; la solidarietà, l’antirazzismo e la giustizia sociale; la regolarizzazione dei migranti presenti in Italia; l’abolizione delle “leggi repressive”.