L’ Associazione Settore Edile Sammarinese (A.S.E.S.) con i suoi 120 associati, vuole complimentarsi e condividere pienamente il comunicato stampa dell’associazione Economia Crescita Sviluppo Opportunità (E.C.S.O.).
Riprendendone un passaggio, “Moltissimi imprenditori e lavoratori del settore edile hanno operato e opereranno sempre al di fuori delle logiche criminali” vorremmo ricordare a quei partiti e gruppi sindacali che continuano a pensarci tutti NOTAI adibiti al lavaggio del denaro, che ogni mattina ci alziamo all’alba indossiamo scarponi anti infortunio ed armati di ogni attrezzatura nei nostri furgoni ci rechiamo sui cantieri a LAVORARE, perché è solo con il lavoro e intendiamo lavoro onesto, che si porta avanti un paese, le truffe ed i soldi facili esplodono come bolle di sapone.
Partiti e Sindacati che criminalizzate il nostro settore, avete in mente quale sia il numero di dipendenti dell’intero comparto tra settore primario e secondario? Sono circa duemila con altrettante famiglie al seguito. Se noi impresari fossimo diventati tutti ricchi, perché ora saremmo qui riuniti per far si che ci sia futuro nel nostro settore e nel nostro paese? Ma non dovrebbe essere vostro compito tutelare il lavoro?
Nonostante già alcuni anni fa si parlasse di possibili infiltrazioni mafiose nel settore edile, non si è fatto nulla per anticipare le azioni delle procure italiane.
A oggi nessuno, tanto meno questo Governo, ha fatto niente per tutti i settori economici del paese, compreso il nostro. Sicuramente per mancanza d’idee ma anche per la grande incapacità di chi oggi ricopre cariche importanti.
Questo, perché la grande maggioranza di queste persone non ha mai avuto una propria attività, ma ha sempre vissuto con lo stipendio (ed anche alto) dello Stato, o addirittura del partito, anch’esso sovvenzionato dallo Stato, ed anche quei pochi che hanno un’attività propria o una libera professione non si sono sicuramente distinti.
Tutto quello che è stato fatto, è stato introdurre qualche tassa, compresa quella sui frontalieri e niente più.
Troppo facile, ma soprattutto troppo poco e sbagliato. Dal Governo ci aspettiamo la tutela dei lavoratori, garantendogli possibilmente un lavoro dignitoso, (non sotto la p.a. per clientelismo), ci aspettiamo la vigilanza su chi è venuto a San Marino ad aprire attività imprenditoriali, il funzionamento degli organi preposti alla vigilanza di banche e finanziarie, la normalizzazione del rapporto con la vicina Italia, indispensabile per garantire la vita delle aziende e interrompere la fuga delle attività economiche dal nostro territorio.
Noi non aspiriamo a una “tuta arancione” (anche perché sarà sicuramente finita la stoffa) ma vorremmo una volta per tutte che si facesse distinzione tra criminalità ed imprese oneste, l’A.S.E.S. ha presentato con un documento ufficiale delle proposte per lo sviluppo sano del Paese, raccogliendo consensi anche da forze politiche che notoriamente sono contro la cementificazione, allora ci chiediamo, perché incontrati singolarmente ci offrano tanta solidarietà poi nel concreto non si muove nulla?
Vorremmo terminare facendo di nuovo nostre le parole di E.C.S.O. , NON C’E’ MOLTA SPERANZA CHE LE COSE CAMBINO A BREVE, PERO’ NOI SIAMO PRONTI A LAVORARE DURO PER LE NOSTRE ATTIVITA’ , PER I NOSTRI DIPENDENTI, PER IL PAESE.
3 marzo 2011
A.S.E.S. – Associazione Settore Edile Sammarinese