San Marino è da sempre la terra della libertà ed è vero che lo è anche nel caso dei matrimoni. Ma non perché qui si celebrino senza regole, bensì nel senso che un uomo e una donna in possesso dei documenti previsti dalla legge possono richiedere di sposarsi a San Marino (come peraltro in tutti i Paesi). Non è raro che gli stessi turisti tornino a San Marino per convolare a nozze: inglesi, tedeschi o anche di altre nazionalità scelgono la location, prima di tutto. Da qui anche lo slogan scelto da San Marino per promuoversi nel mondo “Innamorati di me”.
La legge sanmarinese in materia è molto chiara, tutti hanno il diritto di sposarsi, qualunque cittadinanza e nazionalità abbiano.
Non sono corrette però le informazioni riportate in questi giorni su alcuni organi di stampa.
San Marino non attira clandestini! In altri termini ci si sposa solo con i documenti in regola.
La legge italiana n. 94 del 15 luglio 2009, il cosiddetto pacchetto sicurezza, ha introdotto una novità rispetto alla legislazione previgente in Italia, a San Marino e in altri paesi: l’obbligo per i cittadini stranieri di presentare il documento attestante la regolarità del soggiorno nel territorio italiano autorizzando l’ufficiale di stato civile italiano a rifiutare la celebrazione in caso contrario.
A San Marino invece, come altrove, vige la regola secondo cui l’Ufficiale di Stato Civile non può rifiutare un atto di matrimonio così come di nascita o di morte, nelle condizioni previste dalla legge.
Da qui l’interesse di alcune coppie di sposarsi proprio sul Titano oppure in Paesi confinanti con l’Italia
Il Segretario di Stato per gli Affari Interni, Valeria Ciavatta, precisa che le autorità italiane competenti non hanno mai chiesto un confronto o inviato atti al riguardo, sebbene tempestivamente messe a conoscenza della possibilità che ciò accadesse in virtù delle diverse legislazioni vigenti. Inoltre, il rapporto tra le amministrazioni competenti italiane e sammarinesi è regolato da una speciale convenzione in materia di stato civile che finora ha funzionato benissimo.
Peraltro, la celebrazione di matrimoni fra stranieri comporta una onerosa attività amministrativa da parte dell’Ufficio sammarinese competente.
Quanto al costo del matrimonio. Anche in questo caso le informazioni riportate da alcuni giornali non sono del tutto corrette. Il Governo ha semplicemente aggiornato le tariffe ferme da alcuni anni ed ha previsto una spesa più elevata per chi (sammarinese o straniero) chiede di sposarsi a Palazzo Pubblico, una “location”storica tra le più suggestive per un matrimonio. Così come, del resto, hanno fatto alcuni Comuni italiani prevedendo costi anche consistenti per la celebrazione in luoghi particolarmente pregevoli dal punto di vista storico e monumentale.