Menefreghisti, disfattisti, pessimisti, bombaroli politici interessati… ci sono tutti a San Marino. Ma una cosa che li accomuna è l’ignoranza di quello che c’è al di fuori da San Marino, e la pervicacia nel vedere che tutto quello che è sviluppo è male!
L’avessero avuta una perla come questa gli imprenditori lombardi o quelli romagnoli di prima generazione.
Uno stato autonomo che può gestirsi, può legiferare e può pensare al suo benessere non è una cosa comune, è per questo che siamo così invidiati.
Fa rabbia, veramente, vedere anche chi, in possesso di strumenti mediatici non comuni, cerca per ottusa incapacità di vedere, progettare e sperare in un futuro migliore denigra ogni azione mossa da chi sta a cuore il futuro economico ed il benessere delle future generazioni sammarinesi.
Non è con le tasse che si va avanti e lontano, ma bensì con la progettualità; con il fare le cose che portano ricchezza, e tra queste bisogna assolutamente annoverare il Casinò o come lo si vuole chiamare.
Tutti siamo d’accordo nella trasparenza e nel far pagare le tasse (se proprio bisogna pagarle) in maniera corretta a tutti quanti; ci vorrebbe. Ma non si può usare questo pretesto per cercare di affossare il futuro sviluppo economico sammarinese.
C’è chi dice che un mega casinò (queste le sue parole) sarebbe un’utopia e non si deve perdere tempo dietro progetti del genere.
Forse questo uccellaccio del malaugurio (licenza poetica) potrebbe avere ragione soprattutto se non si mettessero in pratica proposte eccellenti di sviluppo incredile quale poteva essere il Progetto McKinsey, che nessuno o pochi conoscono. Ma che sarebbe stato incredibilmente favorevole.
E’ ovvio che bisognerà rivedere la convenzione del ’53 che impedisce (???) a San Marino di esercitare l’attività del gioco d’azzardo nel proprio territorio.
E’ ovvio che bisognerà controllare il tutto e soprattutto questa entità dovrà essere statale al 300%, un pò come in passato, dove i fasti di quel mondo riecheggiano ancora nel ricordo di chi c’era e ci ha lavorato.
Questo potrebbe essere il ns. futuro sostenibile, come la raccolta differenziata, le energie alternative, l’indipendenza dall’Italia (altro che Europa!) sono alla ns. portata di mano.
Bisogna essere positivi ed intraprendenti,altroche il pessimismo di qualche pensionato ottuso ed incapace di vedere quali enormi possibilità ha San Marino nel prossimo futuro.
Il tutto si può ridurre ad una semplice domanda.
Vorresti vivere da ricco, bene, senza tasse – dico seriamente -, in maniera agiata oppure senza lavoro, in precarie condizioni ed in povertà? Non è prosopopea o qualunquismo: è la verità!
Pensateci, a star a sentire i cattivi consiglieri e alle sirene interessate, politicamente interessate, si farà indubbiamente questa fine; la seconda.
Coraggio possiamo dare una svolta molto positiva al ns. futuro, e sta solo a noi non farci plagiare da chi vede solo nero!
Cordialità
Marco Severini – Direttore del Giornale.ms