Cinghia tirata per i dipendenti pubblici e giro di vite per gli abusi e gli sprechi dello stato sociale, ?no alla razionalizzazione della spesa per i farmaci.
La manovra d’urgenza in realtà, precisa il ministro, è già iniziata, nell’ultimo congresso di Stato, con il via libera al provvedimento di congelamento che “ha permesso una riserva complessiva oltre 15 milioni di euro”. A cui si aggiungono i “blocchi di disponibilità su alcuni residui passivi che si materializzeranno in economia di spesa”.
Un passo con cui “siamo già prossimi ai tagli spesa di 20 milioni di euro entro l’anno, previsti dal programma economico 2011”. Ma il taglio degli stanziamenti “non può essere ritenuto l’unico intervento contenitivo”. Altri tasselli importanti sono “la lotta agli sprechi e alle ni nell’utilizzo dei fondi pubblici”