Andrej Ceccoli, il professionista neo iscritto del Psd, torna a precisare pubblicamente le motivazioni che lo hanno spinto a scendere in campo con Iro Belluzzi e compagni.
Ceccoli racconta anche i dettagli dietro all’operazione emersa dalle carte giudiziarie di portare in Repubblica un importante investitore internazionale.
“Il progetto – scrive – era quello di acquisire una licenza bancaria che sarebbe servita esclusivamente per operazioni di servizio interne al gruppo. La nuova banca avrebbe operato senza fare raccolta in Repubblica o in Italia ma solo con fondi propri che avrebbe investito, fra gli altri progetti, nello sviluppo dell’aeroporto. Ben lungi dal mettersi in competizione con le banche sammarinesi. Il progetto è stato condotto alla luce del sole e quando uno dei facilitatori, Podeschi appunto, è stato coinvolto in vicende giudiziarie completamente estranee a me, sono andato spontaneamente dal giudice a riferire del progetto proprio per evitare sospetti infondati”.
Quindi l’imprenditore esplicita la sua opinione personale sullo stato delle banche sammarinesi sottolineando che “la pluralità nel sistema bancario è una garanzia di democrazia e libertà e che ritengo debbano operare a San Marino banche sammarinesi, non soggetti esteri che non hanno alcun legame col nostro territorio.
Il progetto di “prendersi tutto” non è di certo il mio è neppure del mio attuale partito”.
L’idea di Ceccoli per rilanciare l’economia della Repubblica è quella “di creare le condizioni affinché una pluralità di investitori possano portare le loro conoscenze, potenzialità e, certo che sì, i loro capitali. Non una grande banca o un fondo come vorrebbe qualcuno ma molti imprenditori che garantiscano occupazione, benessere e formazione senza mettere in pericolo la nostra libertà”.
“Grazie al mio lavoro – aggiunge – ho contatti con importanti imprenditori che, alle giuste condizioni, sarebbero felici di trasferire parte delle loro aziende a San Marino. I settori sono i più vari ma fra i primi ci saranno imprenditori delle aziende legate al digitale ed al web. Sono convinto che il Paese può garantire la piena occupazione ed uno stato sociale solido e mi impegnerò affinché questo avvenga, che piaccia o meno a chi vorrebbe prendere il Paese usando metodi degni di un colpo di Stato”, conclude.
La Tribuna.sm