A San Marino di partiti, movimenti, e di sparute e piccole aggregazioni, se ne contano ben 12( non so se dopo aver scritto queste considerazioni ne siano nati altri) che, chi più chi meno, è sul teatrino della politica sammarinese o direttamente sul palcoscenico o dietro le quinte in attesa di poter entrare in scena. La Repubblica di San Marino con i suoi 60 Kmq conta ben 33.000 abitanti . Se questo rapporto fra partiti e abitanti, (oggi uno ogni 2750), ci fosse anche in Italia i primi nel Belpaese dovrebbero essere ben 24.000. C’è da ridere se non ci fosse da piangere. Molti si chiedono se non sia il caso di piantarla con queste continue scissioni a destra e manca ( più a manca che a destra) , e di abortire (termine attualmente in auge) giorno dopo giorno partitelli e movimenti tanto per soddisfare le bramosie di notorietà di chi spesso sboccia dal nulla senza il purchè minimo percorso politico o di tenta risalite dopo cadute elettorali. Sarebbe ora di arrivare finalmente una volta per tutte a due schieramenti contrapposti, uno di Centro ( se volete chiamatelo conservatore) e uno di Sinistra (se volete chiamatelo progressista) che democraticamente si confrontino, evitando schermaglie personali, voglia di vendette politiche, ripicche, o protagonismo fenomeni che vengono perpetrati sotto gli occhi dei sammarinesi, ormai stanchi di questo modo di far politica, che ha caratterizzato legislature di questi ultimi anni, dando finamente una democratica e civile alternanza alla nostra politica decisa dagli elettori e non da complotti o patti segreti fatti durante le solite cenette carbonare ( ogni riferimento agli spaghetti é puramente casuale) . Una prima parte di legislatura è finita. Siamo al giro di boa . La politica non sia più un ring ma una palestra dove la dialettica e il confronto assumano aspetti degni di un paese civile come il nostro sino ad oggi si è dimostrato sotto gli occhi del mondo .E chi ha impazienza per impossessarsi di uno scranno consigliare, abbia pazienza ,c’è ancora un po’ di tempo !
