Il caso delle 24 lettere recapitate di verifica fiscale da parte della Gdf italiana e pervenute all’improvviso ai residenti a San Marino lo dimostra per ennesima volta! Ma come lo Stato a noi confinante che definiamo amico, che si complimenta con noi per la raggiunta trasparenza, perché si è adeguati agli standard economici internazionale, che riconosce che siamo ora un paese in regola, e detto questo l’Italia si permette di spedire a San Marino 24 mila richieste di verifiche fiscali senza informare il Governo Sammarinese?
E come reagisce l’antica repubblica indipendente di san marino? Non richiama subito il nostro l’ambasciatore a Roma? Non convoca subito a Palazzo l’ambasciatore Italiano? E dare la notizia in Tv e fare in modo che anche i Tg serali di Rai e Mediaset titolassero ” il piccolo stato di san marino convoca ambasciatore italiano e chiede spiegazioni” Macchè!! Il governo si riunisce e da mandato alle due segreterie Esteri e Finanze di chiedere un incontro, che ancora dopo un mese non è ancora avvenuto!
Come mai siamo cosi paurosi di farci rispettare? Perché nessuna azione politica?Dove è finito l’orgoglio sammarinese? La fermezza e la dignità di essere fieri di rappresentare un paese da oltre mille anni esempio di libertà?
Come possiamo immaginare che vengano investitori da fuori territorio quando non siamo in grado di tutelare chi abita e risiede in san marino? Glielo vogliamo dire alla Guardia di Finanza che a San Marino abbiamo l’ufficio Tributario? Gli vogliamo dire come si permettono e come si son permessi? Gli andrebbe bene alla Gdf e all’Italia se noi provocatoriamente scrivessimo 100 mila lettere ai vicini italiani offrendo loro un domicilio fiscale? Non ci prendano in giro che si tratta di verifiche fiscali italiane del passato! Siamo nel 2016, ci sono accordi firmati, facciamoli rispettare, pretendiamo la nostra sovranità! Per far questo temo ci tocchi aspettare e sperare nel prossimo Governo, questo in carica abbiamo visto che non ce la fa’, anche perché da troppo tempo manca la politica economica e sopratutto grande assente è la politica Estera, e speriamo che a Palazzo Begni arrivi un vero Ministro degli Esteri, capace e coraggioso, che lavori incessantemente per il paese!
Erik Casali