
Non bastano tutti i migranti che sono arrivati clandestinamente in Italia negli ultimi mesi. Al nostro Paese ne servono molti di più. A dirlo è il direttore scientifico di Malattie infettive allo Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito. “Abbiamo bisogno dei migranti!”, ha esclamato Ippolito nel corso della puntata di due giorni fa di Agorà su Rai3.
Il professore è così intervenuto a gamba tesa sulla delicata questione del fenomeno dell’immigrazione, problema che sta gravando tutto sulle spalle della sola Italia, attaccando apertamente chi invece si batte per regolare i flussi. Ippolito, quasi da consumato politico della sinistra più radical chic, ha difeso a spada tratta chi sta arrivando con i barconi sulle coste italiane arrivando ad utilizzare il solito pensiero di chi è favorevole all’accoglienza senza se e senza ma. “Prima abbiamo detto che i migranti erano delinquenti e adesso diciamo che i migranti sono malati. Basta, i migranti sono migranti- ha dichiarato- e noi abbiamo bisogno dei migranti”.
Non lo cita apertamente ma il professore sembra aver messo nel mirino, tra gli altri, il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, che ha emanato un decreto per la chiusura degli hotspot e dei centri di accoglienza presenti sull’isola. Ma nessuna parola sui numerosi casi di clandestini positivi al Covid. Eppure quello dei migrati con il coronavirus è un problema su cui non si può chiudere un occhio. Anche perché sono segnalati casi di stranieri positivi ai test che si sono allontanati dalle strutture che li ospitano mettendo in pericolo i cittadini. Ma Ippolito appare fiducioso. “Strumentalmente la sanità può entrare in tutto, evitiamo questo tipo di diatribe”, ha dichiarato ancora Ippolito che poi ha invitato la politica a “non trasformare tutto in guerra”.
In pratica, quella formulata da Ippolito è accoglienza di massa. Il professore, però, non indica come attuarla così come non spiega dove trovare le risorse per fronteggiare l’emergenza. E non ricorda che altri Paesi invece controllano le frontiere e, come la Spagna, sono intenzionati a costruire muri alti anche 10 metri.
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