Una proposta che farà discutere. E non poco: far mettere le pettorine catarifrangenti agli immigrati perché “di notte è impossibile vederli”.
“Quei ragazzi girano di notte lungo queste stradine buie, vederli è impossibile: il Comune deve dotarli di pettorine a fasce catarifrangenti. Perché qui prima o poi ci scappa l’incidente grave”, hanno detto di abitanti di Zerman, una piccola frazione di Mogliano Veneto in provincia di Treviso. Vicino al campo profughi i migranti sono soliti girovagare anche quando il sole non c’è più e i cittadini hanno paura di investirli.
Così hanno annunciato una raccolta firme per far in modo che il Comune garantisca sicurezza stradale, fornendo ai migranti non solo “educazione stradale”, ma anche delle pettorine per far sì che siano visibili anche con il buio. “Non vogliamo che succedano incidenti – dice una signora al Gazzettino – quello che è capitato un mese fa circa al giovane profugo ospite della caserma Serena a Dosson di Casier che è stato investito e ucciso da una macchina dopo essere uscito con la bici da una laterale di via Aldo Moro senza fermarsi allo stop. L’investitore, pur non avendo potuto far nulla per evitare il tremendo impatto, adesso dovrà rispondere di omicidio stradale con tutte le gravi conseguenze del caso”.