Abu Dhabi. F1. Mistero gomme e rebus motori. Iniziano il campionato 2016

Pirelli-Logo-1024x443IL 2016 della Formula Uno comincia stamattina. Sul circuito che ieri ha ospitato l’ultimo Gran Premio dell’anno, oggi la Pirelli sottopone ad un test lungo dodici (!) ore le gomme per la stagione che verrà. In pista ci saranno tutte le scuderie. La casa milanese (ma oggi controllata da azionisti cinesi) ha preteso ‘massima segretezza’ sull’andamento dei collaudi e non si capisce bene perché.
La Ferrari ha deciso di impiegare per il test degli pneumatici sia Vettel che Raikkonen. La Pirelli ha portato quattro tipi di ‘scarpe’: infatti è prevista la introduzione di una gomma morbidissima, anche se ancora non è ben chiaro in quali gran premi i team potranno utilizzarla.
Esaurite le prove di oggi, i motori si spegneranno. Ma non si placheranno, invece, le polemiche che accompagnano il presente del Circo a quattro ruote.
LA VITTORIA. Nella domenica di Abu Dhabi è stata disinnescata la mina che la Mercedes aveva collocato sul cammino, in rimonta, della Rossa di Maranello. I tedeschi avevano chiesto alla federazione internazionale chiarimenti sull’uso della galleria del vento da parte della Haas, la nuova squadra americana (avrà al volante Grosjean e Gutierrez) che ha stretto una alleanza di ferro con il Cavallino. In pratica da Stoccarda accusavano la Ferrari di aver tratto vantaggi illeciti dalla cooperazione con il team a stelle e strisce. Invece la Fia ha precisato che le regole sono state rispettate e non ci sono comportamenti da sanzionare. Un successo ‘politico’ per il presidente Sergio Marchionne.
IN BILICO. Resta però da definire il futuro-motore della Formula Uno. Jean Todt non molla la presa: esige dai grandi costruttori una drastica riduzione dei costi per la fornitura delle power unit alle piccole squadre. Altrimenti aprirà la porta (dal 2017) ai propulsori biturbo. Ferrari e Mercedes (qui alleate, con l’appoggio di Renault e Honda) hanno messo insieme una serie di proposte. In settimana verranno discusse a Parigi. L’obiettivo è arrivare ad un compromesso accettabile entro il mese di gennaio.

Resto del Carlino