Una donna del posto ha subito terribili abusi fisici e sessuali da parte di un uomo che aveva accolto in casa sua per aiutarla con lavori di ristrutturazione. Il presunto aggressore, un 32enne moldavo, è il fratello di un’amica della vittima.
Il dramma è iniziato quando l’uomo, originario della Moldavia e invitato in Italia per eseguire lavori di edilizia leggera, ha iniziato a comportarsi in maniera violenta nei confronti della padrona di casa. Stando al racconto della donna, egli non solo l’ha aggredita sessualmente in più occasioni, ma ha anche tentato di ucciderla, soffocandola con un cuscino e cercando di strangolarla con una cintura e un asciugamano.
Dopo aver immobilizzato la vittima, il criminale è riuscito a scappare portando via contanti, gioielli e la Ducati Streetfighter della donna riuscendo a fuggire oltre il confine tra Italia e Slovenia e rendendosi irreperibile per mesi.
Le autorità tedesche sono riuscite a rintracciare l’uomo a Berlino grazie a un mandato di arresto europeo emesso nel novembre 2023, i fatti sono del 2022. La polizia ha fermato il 32enne in Sassonia a fine giugno di quest’anno, accusandolo di violenza sessuale, lesioni personali e rapina aggravata.
Il criminale è stato estradato in Italia e ora si trova nel carcere di Modena. Il 26 luglio, è stato interrogato in videoconferenza dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Rimini, Raffaella Ceccarelli, alla presenza del suo avvocato d’ufficio, Luigi Delli Paoli. Il moldavo indagato si è avvalso della facoltà di non rispondere, rifiutando di collaborare con la giustizia.
La denuncia risale al 31 ottobre 2022, quando la vittima è riuscita a liberarsi dalle sue costrizioni con una forbice trovata sul tavolino del soggiorno. Dopo essersi svincolata, ha immediatamente contattato i carabinieri per denunciare il mese di terrore che aveva subito, culminato in una brutale aggressione.
L’episodio è stato scatenato dalla decisione della donna di minacciare il suo ospite di denuncia. In risposta, l’uomo l’ha assalita, trascinandola per i capelli e infliggendole percosse tali da richiedere un ricovero ospedaliero di 30 giorni. Durante l’aggressione, l’ha anche derisa dicendo: “Ancora respiri, sei tosta”, mostrando il suo totale disprezzo per la vita umana.
Le indagini sono state condotte con grande precisione dai carabinieri di Riccione sotto la guida del sostituto procuratore Davide Ercolani che hanno portato all’arresto e all’estradizione del sospettato. Il giudice Vinicio Cantarini ha confermato la detenzione dell’uomo, definendolo “dotato di un’indole criminale e una tendenza a delinquere”.